{:year=>"2024", :projects=>[{:id=>387, :position=>94, :year=>2024, :rate=>1, :preview=>nil, :lat=>"45.491893028122675", :lng=>"12.241089323684408", :color=>3, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Venezia, Mestre M9-Museo del ’900", :intro_abstract=>"\"BURTYNSKY: Extraction/Abstraction\" è la più grande personale mai realizzata del fotografo canadese Edward Burtynsky. \r\nDopo la Saatchi Gallery di Londra, l’esposizione giunge in M9 – Museo del ’900 di Venezia Mestre sotto la curatela di Marc Mayer. In mostra, oltre 100 opere che esplorano l'impatto dell'attività umana sull'ambiente e i devastanti effetti del cambiamento climatico.", :intro_left_col=>"Edward Burtynsky documenta l'impatto dell'attività umana sui paesaggi naturali. Le sue fotografie ritraggono sia la bellezza che la devastazione dei territori modificati dall'industria, offrendo una profonda riflessione sulla sostenibilità e sul futuro del nostro pianeta.\r\nLe immagini presentate includono potenti fotografie incorniciate, murales di grandi dimensioni e un’esperienza di realtà aumentata, offrendo un racconto visivo intenso dell'impatto dell'azione umana sul pianeta.", :intro_right_col=>"<p><span style=\"color: black;\">Il percorso si sviluppa su due fronti:</span><span> le pareti esistenti del museo e della<br/>&#34;Scheggia&#34; dalle diverse giaciture, e le nuove superfici espositive<br/>che scandiscono lo spazio ortogonalmente. Queste includono i Mural Wall e i<br/>Totem, elementi bifacciali posizionati parallelamente tra di loro che ospitano<br/>le opere e ritmano con rigore lo spazio. </span></p><p><span></span></p><p><span>Al <span style=\"color: black;\">primo piano</span>,<br/>la nuova sala M9 Orizzonti ospita l'installazione immersiva <i>&#34;In the Wake of Progress”</i>, mentre lo spazio del <span style=\"color: black;\">secondo piano</span> è concepito come un ambiente introduttivo che<br/>offre un primo sguardo sulla carriera di Burtynsky. Qui, un grande banner<br/>valorizza la tripla altezza del museo con l’opera <i>&#34;Shipyard #11, Qili Port, Zhejiang Province, China, 2005&#34;</i>.<br/>Sempre al secondo piano, è esposto il ciclo di fotografie <i>&#34;Xylella&#34;</i>, che documenta il disastro del batterio sugli ulivi in Puglia. </span></p><p><span>il terzo piano, un ambiente di oltre 1200 mq è interamente dedicato alla mostra e suddiviso dalla Scheggia in tre sezioni principali: Abstraction, che esplora le tecniche dell'artista e la somiglianza delle sue fotografie con l'arte astratta; Extraction, Manufacturing and Infrastructure, Agriculture e Waste, ossia i cinque temi centrali indagati da Burtynsky; infine Archive of Process, che esamina i metodi di lavoro dell'artista, la sua evoluzione tecnica e racconta la storia professionale del fotografo, mostrando gli strumenti utilizzati durante la sua carriera.</span></p><p><span><br/></span></p><p></p><p><br/></p><p></p>", :title=>"Mostra \"BURTYNSKY: Extraction/ Abstraction\"", :description=>"Il percorso espositivo si articola nei diversi spazi del museo e principalmente nella sala al terzo piano dedicata alle esposizioni temporanee. Proprio in questa sala la mostra si sviluppa attorno alla \"Scheggia\", una struttura autoportante collocata al centro della sala principale, realizzata dallo studio per una precedente esposizione. \r\nCostituita da tre fogli piegati di forma irregolare, la Scheggia si distingue come un elemento deciso che scandisce lo spazio e modella l’identità della mostra, consentendo una fruizione ottimale delle opere esposte.", :uuid=>"876e2e26-107f-42c2-8fac-79475e750ef1", :slug=>"burtynsky", :created_at=>Tue, 02 Jul 2024 16:15:07 CEST +02:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 2728, parent_id: 387, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "06_Alvisi_Kirimoto_Edward_Burtynsky_©Macro_Cappell...", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 2535723, attachment_updated_at: "2025-03-20 20:33:05", attachment_fingerprint: "db40ff527febe0f7384df7f3795866d9", provider: 0, vid: nil, created_at: "2024-07-02 15:23:29", updated_at: "2025-03-20 20:33:11">, :frontend_url=>"/it/project/burtynsky"}]}{:year=>"2023", :projects=>[{:id=>370, :position=>89, :year=>2023, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 2593, parent_id: 370, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "04_Rivoluzione_Vedova_sketch_©Massimo_Alvisi.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 76511, attachment_updated_at: "2023-05-18 14:41:40", attachment_fingerprint: "befd16215ef30c903c749ab1caae8c8d", provider: 0, vid: nil, created_at: "2023-05-03 14:11:33", updated_at: "2023-05-18 14:41:40">, :lat=>"45° 29' 25\" Nord", :lng=>"12° 15' 33\" Est", :color=>1, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Venezia Mestre, M9 Museo del '900 - Italia", :intro_abstract=>"Il progetto dell’allestimento della grande mostra “Rivoluzione Vedova”, ideata e progettata dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, coprodotta con M9-Museo del ‘900 e Curata da Gabriella Belli parte dalla speciale conformazione della sala: uno spazio asimmetrico di oltre 1200 mq con una luce straordinaria, che scende dalla copertura a shed del Museo. \r\nIn linea con la richiesta della curatrice Gabriella Belli di definire tre ambiti distinti, si è immaginato un segno deciso che invade e divide la sala, orientando il visitatore.\r\n\r\n\r\nLa “scheggia” è pensata come una struttura complessa, composta da tre fogli piegati e asimmetrici che scandiscono lo spazio e ne modellano il profilo. I lembi sono distaccati tra loro in modo da lasciar filtrare lo sguardo attraverso le giunzioni, e leggere la struttura come un unico elemento articolato, un vero e proprio strumento di lavoro. La “scheggia”, quindi, separa e al tempo stesso raccorda gli ambiti, per mostrare al meglio i cicli di opere esposti e la sottile rete di relazioni tra questi.\r\n\r\nMolto più che un semplice contenitore, la sala principale che ospita la mostra, con la sua planimetria irregolare e le sue generose aperture, sottolinea il legame delle opere con la città e amplifica la natura urbana dell’installazione.", :intro_left_col=>"Entrando nell’ambiente ci si immerge totalmente nell’universo di Vedova con la dirompente opera ...in continuum, compenetrazioni/traslati ’87/’88, che, grazie alla sua forza espressiva e articolazione spaziale, conquista il visitatore.\r\nLa seconda zona ospita i Plurimi del ciclo Absurdes Berliner Tagebuch '64, composto da 7 elementi realizzati con strutture a cerniera, di cui due sospesi, che invadono lo spazio. Le superfici della “scheggia” che racchiudono quest'area, presentano una leggera inclinazione sull’asse verticale che amplia l’ambito di riferimento, creando tensione spaziale e dialogando con il dinamismo di queste opere irregolari e ricche di stratificazioni cromatiche.\r\n\r\nLa terza sezione, invece, è costellata dalla presenza dei Dischi, che fluttuano nello spazio, e dei Tondi, adagiati a terra o appesi alla “scheggia”. Grazie alle loro molteplici giaciture, l'osservatore può addentrarsi nel percorso definito da queste grandi tele circolari e dalle tre superfici che descrivono lo spazio. Alla fine del labirinto di opere, si erge, leggermente distaccata dal resto, Chi brucia un libro brucia un uomo, l’opera legata all'incendio della biblioteca di Sarajevo del 1992, di fortissimo valore simbolico.", :intro_right_col=>"<p class=\"normal\">Alla mostra si accede tramite il corridoio del secondo piano, pensato come uno spazio introduttivo in cui approfondire la figura di Emilio Vedova e il periodo storico di riferimento, costellato di eventi cruciali per tutta la storia del ’900.</p><p class=\"normal\">Oltre alla sala espositiva, è possibile scoprire il mondo di Vedova attraverso una black box multimediale e un fitto programma di laboratori didattici. </p>", :title=>"Mostra \"Rivoluzione Vedova\" a cura di Gabriella Belli", :description=>"Come una grande “scheggia”, la struttura centrale definisce i tre scenari legati ai cicli di opere esposti, tra i fondamentali capolavori dell’artista: ...in continuum, compenetrazioni/traslati ’87/’88; i Plurimi dell’Absurdes Berliner Tagebuch ’64; i Dischi e i Tondi; mentre le opere a parete, associate a particolari momenti storici del ’900, sono intese come dei sigilli, degli accenti, che raccontano i conflitti bellici ai quali Vedova partecipa con vigore.", :uuid=>"57cc8746-6c79-4638-a68d-2ed1225e6970", :slug=>"rivoluzione-vedova", :created_at=>Wed, 03 May 2023 16:08:44 CEST +02:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 2617, parent_id: 370, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "03_Rivoluzione_Vedova_Alvisi_Kirimoto_©Marco_Cappe...", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 606812, attachment_updated_at: "2023-09-22 17:48:21", attachment_fingerprint: "ef03b7329faa8c9697eb59a866dd6f55", provider: 0, vid: nil, created_at: "2023-05-03 14:57:30", updated_at: "2023-09-22 17:48:22">, :frontend_url=>"/it/project/rivoluzione-vedova"}]}{:year=>"2022", :projects=>[{:id=>286, :position=>77, :year=>2022, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 2405, parent_id: 286, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "schizzo_luiss_copy.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 1926545, attachment_updated_at: "2022-02-28 07:22:39", attachment_fingerprint: "82f47d165275d23d59bc3da374afc45a", provider: 0, vid: nil, created_at: "2021-07-19 15:45:18", updated_at: "2022-02-28 07:22:44">, :lat=>"41°54'39\"24 N", :lng=>"12°28'54\"48 E", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>"Il progetto nasce dall’idea di sollevare il volume per metterlo in connessione diretta con le chiome degli alberi, liberando il più possibile il piano terra. Quest’ultimo ospita l’ingresso, un’aula e i servizi, mentre il piano superiore, accoglie al suo interno un anfiteatro e due aule.\n\nImmerso nel verde e con la sua pelle permeabile e trasparente, l’edificio sembra dissolversi nel paesaggio, ricordando la classica casa sull’albero, da cui riprende oltre che il profilo, anche la dimensione accogliente e quasi “domestica” degli spazi, progettati a misura di studente.\n\nGli interni sono stati accuratamente pensati per garantire grande versatilità e ospitare diverse attività didattiche ed eventi culturali, artistici e sociali, dalle conferenze alle lezioni in aula, dalle serate di gala al cinema.", :intro_left_col=>"Il piano terra, visibilmente arretrato, sottolinea ancor di più la leggerezza del volume superiore e crea uno spazio aperto e coperto al tempo stesso, attrezzato per corsi e attività all’aperto.\n\nRivestito in listelli di legno naturale e vetro, il piano superiore proietta l’edificio tra le cime degli alberi, creando un dialogo privilegiato tra architettura e contesto e offrendo uno spaccato dinamico delle attività che si svolgono al suo interno. \nIl legame indissolubile tra la struttura e il verde circostante, suggerisce un approccio innovativo all’istruzione che, per favorire l'apprendimento, punta sul benessere generato dal rapporto con la natura. L’elevata permeabilità che caratterizza la pelle dell’edificio, non soltanto facilita l’integrazione nel paesaggio e le occasioni di scambio con l’intera comunità di studenti, ma è anche una scelta concettuale che rimanda all’apertura del campus.", :intro_right_col=>"<p></p><p class=\"normal\"><span>Con la stessa sensibilità sono stati scelti colori, texture e materiali di progetto:</span> le tonalità del rivestimento metallico e dell’intonaco graffiato si mixano con la nuance calda del legno, in un gioco equilibrato di richiami e di contrasti. Ispirato a principi di progettazione sostenibile e realizzato in materiali naturali, l’edificio <span>ha ottenuto la prestigiosa Certificazione LEED Platinum. </span></p><p class=\"normal\">I pannelli acustici sospesi che definiscono il controsoffitto dell’anfiteatro, dal colore rosso corallo, catturano l’attenzione fin dall’esterno, mentre la loro silhouette organica rafforza il dialogo con il boschetto adiacente. Lo stesso rosso acceso caratterizza gli arredi e alcuni elementi delle aule — un dettaglio ricercato che conferisce all’intero complesso grande coerenza visiva, soprattutto quando il volume si accende nelle prime ore serali.</p><p><br/></p><p></p>", :title=>"Nuovo Padiglione Universitario LUISS", :description=>"Un nuovo hub immerso nel verde per il polo universitario LUISS Guido Carli, a ridosso di Villa Ada, nel cuore del quartiere Parioli di Roma.\nL’intervento, che completa gli spazi universitari e potenzia le aree verdi circostanti, consiste nella demolizione di un capannone esistente, soggetto a vincolo paesaggistico, e nella costruzione ex-novo e l’ampliamento di un edificio didattico.", :uuid=>"4818973d-2d7e-4732-a3c9-316dc711d352", :slug=>"ex-palestra-luiss", :created_at=>Mon, 14 Jun 2021 16:32:17 CEST +02:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 2619, parent_id: 286, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "copert.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 5617033, attachment_updated_at: "2023-09-12 12:32:01", attachment_fingerprint: "4ecd650546d02a98a012a08b9cad400f", provider: 0, vid: nil, created_at: "2023-08-03 17:08:13", updated_at: "2023-09-12 12:32:03">, :frontend_url=>"/it/project/ex-palestra-luiss"}, {:id=>347, :position=>84, :year=>2022, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 2523, parent_id: 347, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "SchizzoRaiNews_copy.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 1606893, attachment_updated_at: "2023-04-03 12:42:00", attachment_fingerprint: "619d0e0ef916a3f8dcb55d2bae14aedd", provider: 0, vid: nil, created_at: "2022-09-26 13:37:48", updated_at: "2023-04-03 12:42:07">, :lat=>"41°54'39\"24 N", :lng=>"12°28'54\"48 E", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>"Il progetto per il nuovo studio televisivo di Rai News 24, in collaborazione con Renzo Piano, rappresenta una piccola rivoluzione che attribuisce agli spazi una veste semplice, sostenibile ma tecnologica e che sorprende con l'intuizione dello specchio, che riflette lo straordinario lavoro dietro la macchina da presa.\r\n\r\nIl volume si configura come una scatola neutra, dalle linee pulite ed essenziali, interamente rivestita in legno di ciliegio. La scelta di un materiale naturale come il legno, privilegia la sostenibilità del progetto e ha consentito una realizzazione snella e in economia.", :intro_left_col=>"Lo studio è composto da un tavolo con tre postazioni per la conduzione, che possono essere usate in maniera alternata o simultanea, un tavolo touch e altri due piani a disposizione di ospiti e rubriche.", :intro_right_col=>"<p>Progettati coerentemente con il medesimo linguaggio formale, presentano una struttura in ferro e un piano in legno di ciliegio; simili a banconi di un laboratorio, i tavoli sono dotati di ruote, che permettono di adattarsi alle diverse configurazioni ed esigenze del programma. Sulle pareti Il LED wall scorrono orizzontalmente e la loro movimentazione avviene da remoto direttamente dalla Regia.</p><p>La visuale principale è verso la parete di fondo che si affaccia sulla NewsRoom, la redazione, dotata di dieci postazioni di lavoro, visibile da un vetro. Lo specchio è disposto sul retro della scrivania multimediale, alle spalle dei giornalisti e può essere schermato da un LED wall scorrevole, che dà la possibilità di variare le inquadrature.<br/></p>", :title=>"Nuovi Studi Televisivi di Rai News 24", :description=>"Rai News 24 è un laboratorio della notizia, dove i giornalisti, la redazione e gli operatori che lavorano dietro le quinte, sono gli artigiani che confezionano i contenuti multimediali e li mettono a disposizione del pubblico. Quello che viene visto sullo schermo è, però, solo un’infinitesima parte di ciò che c’è alle spalle di una macchina creativa in costante attività. Per questo motivo, l’idea alla base delle scenografie per gli studios di Rai News 24, è di svelare ciò che avviene oltre la telecamera.", :uuid=>"2a6fc23b-ad04-4731-ab95-159bde44e89a", :slug=>"nuovi-studi-televisivi-di-rai-news-24", :created_at=>Mon, 26 Sep 2022 15:36:03 CEST +02:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 2522, parent_id: 347, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "04.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 1641219, attachment_updated_at: "2023-07-28 23:31:52", attachment_fingerprint: "519055b70a010a3270a0803f86dc3ef7", provider: 0, vid: nil, created_at: "2022-09-26 13:37:45", updated_at: "2023-07-28 23:31:53">, :frontend_url=>"/it/project/nuovi-studi-televisivi-di-rai-news-24"}]}{:year=>"2020", :projects=>[{:id=>119, :position=>66, :year=>2020, :rate=>3, :preview=>#<Image id: 1823, parent_id: 119, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "copertina_ridim.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 1490783, attachment_updated_at: "2019-01-29 20:37:37", attachment_fingerprint: "25f865104c13190cfb9f85951bcdef59", provider: 0, vid: nil, created_at: "2019-01-08 16:29:52", updated_at: "2019-01-29 20:37:37">, :lat=>"41°18′51″ N", :lng=>"16°16′53″ E", :color=>3, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Barletta - Italia", :intro_abstract=>"La regolarità estetica della facciata principale definisce il carattere del complesso in cui la presenza degli aggetti dei balconi assume un valore descrittivo e funzionale per l'intero volume del progetto. Gli elementi costitutivi delle facciate, quali finestre, terrazzi e logge vengono rimarcati con contrasti cromatici, quali espressione di qualità spaziale. Questa scelta si ripercuote immediatamente sul prospetto generale che diventa un tessuto neutro e scuro che accoglie gli elementi bianchi orizzontali e verticali di balconi, finestre e schermi. \nIl piano terra ospita attività commerciali, mentre i piani superiori sono destinati completamente alla funzione residenziale. Le varie divisioni degli appartamenti creano il ritmo della facciata e una regolarità verticale accentuata dall'alternarsi del rivestimento scuro con i volumi sottratti di colore bianco delle pareti interne.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p style=\"text-align: justify;\">La corte interna è pensata come un piccolo parco con alberi e piante varie a foglia caduca che permettono l'ombreggiamento durante l’estate e di far passare la luce durante l’inverno. Nel lato interno verso la corte<span>  </span>il volume è maggiormente scavato.</p><p style=\"text-align: justify;\"><span>Ciascun appartamento ha propri balconi protetti dall’alto, </span><span>dalla pioggia e con schermature laterali in lamiera per aumentare la privacy v</span><span>erso i vicini.</span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span>I balconi, sporgenti a nord ed incassati nell’edificio negli </span><span>altri lati, sono pensati per poter aumentare la protezione dall’effetto </span><span>dell’irraggiamento per i fronti sud, est e ovest. Inoltre particolare </span><span>attenzione è stata data ai dettagli dei balconi che si presentano tali da poter </span><span>essere arredati senza alterare l’aspetto estetico dell’intera facciata. Su </span><span>tutti i fronti gli spazi esterni dei balconi sono organizzati con porzioni </span><span>laterali all’affaccio principale, schermate dalla muratura e pensati come vani </span><span>di alloggio delle caldaie e stenditoi.</span><span> </span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span>La scala interna è un elemento colorato ed estremamente </span><span>illuminato in quanto essa stessa disegna il prospetto della corte interna.</span><span> L</span><span>’intera facciata della scala dal lato </span><span>esterno è trasparente, e il vano è colorato di una tonalità calda. Questo </span><span>effetto di luce è ulteriormente accentuato dal lucernaio posto in cima al vano.</span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span>L’attacco a terra del fabbricato rende più dinamico l’intero </span><span>volume. Infatti il piano vetrato dei negozi termina, sul fronte strada e sui </span><span>lati corti, con un taglio diagonale verticale, facendo partire il rivestimento </span><span>in mattonelle grigie direttamente da terra e dando all’intero edificio da un </span><span>lato una maggiore radicamento e appartenenza al terreno e dall’altro una </span><span>maggiore libertà espressiva verso il fronte strada principale. L’inclinazione è </span><span>ripresa anche orizzontalmente su tutti i piani nel raccordo tra i lati corti e </span><span>il fronte principale su strada risolto con una svasatura. In corrispondenza del </span><span>fronte strada e dei lati corti ovest ed est, è svasato anche il parapetto in </span><span>copertura che nasconde i pannelli solari termici.</span></p>", :title=>"Viale Giulini", :description=>"\"Un edificio con i piedi per terra\": un complesso residenziale dal volume compatto, diviso in 3 blocchi che si sviluppano su 6 piani.", :uuid=>"52c3b4b0-8864-4722-8a95-0ad49536cdfb", :slug=>"viale-giulini", :created_at=>Tue, 08 Jan 2019 16:53:18 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 2023, parent_id: 119, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "03_Viale_Giulini_Alvisi_Kirimoto_Ph_Marco_Cappelle...", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 172473, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:28", attachment_fingerprint: "9c99a81ebd07e83fa95e05c3a53fe43f", provider: 0, vid: nil, created_at: "2020-05-29 12:24:36", updated_at: "2021-11-16 11:51:28">, :frontend_url=>"/it/project/viale-giulini"}, {:id=>214, :position=>71, :year=>2020, :rate=>3, :preview=>#<Image id: 2050, parent_id: 214, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "01_Emilio_Vedova_Alvisi_Kirimoto_Schizzo_con_firma...", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 2345649, attachment_updated_at: "2020-05-29 21:46:29", attachment_fingerprint: "dbf75e29e75a718becf4fd11825457d4", provider: 0, vid: nil, created_at: "2020-05-29 13:08:57", updated_at: "2020-05-29 21:46:29">, :lat=>"45° 27′ 47″ N", :lng=>"9° 11′ 28″ E", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Milano, Palazzo Reale - Italia", :intro_abstract=>"Il progetto prende forma a partire dalla possibilità di utilizzare, come luogo espositivo, la spettacolare Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, realizzata nella metà del Settecento e parzialmente distrutta dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, della quale offre una chiave insolita di lettura, per esprimere il linguaggio artistico del pittore. \n«La sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, sembra il luogo ideale per “incontrare” Vedova e scoprire l’artista. Lo spazio, maestoso e denso, si adatta perfettamente al valore spaziale del lavoro di Emilio Vedova, alla sua profondità materica e all’essenza dinamica delle sue opere. Per questo, insieme a Germano Celant, abbiamo pensato di fendere lo spazio con un muro diagonale: un gesto minimale e al tempo stesso radicale, che permette un’esperienza doppia e orienta il visitatore. Inoltre, per esaltare la “natura urbana” dell’installazione, abbiamo deciso di aprire eccezionalmente le finestre della Sala verso il Duomo, amplificando l’esperienza della visita».", :intro_left_col=>"Incentrato su due periodi decisivi per l’evoluzione del pensiero pittorico dell’artista (gli anni ‘60 e gli anni ‘80), l’allestimento è caratterizzato da un setto in pannelli di OSB grigi, lungo oltre 30 m, alto 5 m e profondo 1 m, circondato da un’esile struttura luminosa indipendente che attraversa diagonalmente il salone, quasi a provocarne la severità architettonica. L’intento è valorizzare la forte componente scenografica dell’ambiente, in cui far emergere, nei due lati contrapposti, gli aspetti innovativi del contributo linguistico di Vedova all’arte moderna e contemporanea. Nel contesto lacerato, sono esposte, sia a muro che a pavimento, circa 70 opere, alcune delle quali di imponenti dimensioni, che raccontano magistralmente il percorso umano e artistico di Vedova. A confronto, i lavori degli anni ‘60 — dipinti e sculture come il ciclo dei Plurimi, articolazioni lignee coperte di stratificazioni cromatiche intrise di materialismo, con quelli degli anni ‘80 — le grandi tele e i Dischi, grossi dipinti in tondo installati a pavimento come fossero attori capaci di danzare nello spazio.", :intro_right_col=>"<p>Un’esile struttura luminosa sovrasta il setto, bilanciandone la matericità in un gioco di gravità e leggerezza. Verniciata di nero, la struttura metallica a telaio autoportante, nella sua semplicità, riprende gli strumenti che Emilio Vedova utilizzava nel suo studio di Venezia, scandendo il ritmo compositivo degli elementi architettonici all’interno della sala. Alla struttura, tramite staffe che possono scorrere sulla lunghezza, sono direttamente appese le luci che illuminano le opere a terra, due binari sospesi paralleli al muro con fari che illuminano le installazioni a parete, e due opere. A pavimento, una pedana con una finitura superficiale di colore grigio con grana simile al cemento, si snoda con continuità in tutti gli ambienti. Sia a parete che free standing, circa 70 opere, alcune delle quali di imponenti dimensioni, prendono vita per raccontare magistralmente il percorso umano e artistico di Emilio Vedova.</p><p>L’itinerario biografico e professionale dell’artista è ricostruito, invece, nella Sala del Piccolo Lucernario, che precede l’ingresso a quella delle Cariatidi. L’accesso è accentuato dal posizionamento di pannelli di mdf nella tonalità nero opaco, che ricoprono gli imbotti di passaggio. Illuminata naturalmente dall’alto e resa astratta dal colore grigio dei pannelli che rivestono le pareti e il pavimento, la sala è un volume puro dai toni neutri, che permette di raccontare l’artista anche attraverso opere, fotografie e modelli, posti su un tavolo espositivo centrale in pannelli di OSB. Lo spazio dal carattere uniforme, è stato pensato come un luogo di raccoglimento, dove soffermarsi sugli aspetti più didattici della mostra, prima di immergersi completamente nell’esplosione di forme e del pittore veneziano. <br/></p>", :title=>"Mostra \"Emilio Vedova\" a cura di Germano Celant", :description=>"Nel contesto lacerato e spettacolare della Sala delle Cariatidi il grande muro diagonale, con un gesto minimale ed al tempo stesso radicale, fende lo spazio orientando il visitatore e definendone la doppia esperienza.", :uuid=>"bceb603f-fc16-4922-bf3f-cb4727a14342", :slug=>"emilio-vedova-exhibition-palazzo-reale", :created_at=>Fri, 29 May 2020 14:37:54 CEST +02:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 2357, parent_id: 214, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "_RC_7083-Edit.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 15180336, attachment_updated_at: "2023-05-29 08:55:46", attachment_fingerprint: "60157f4613eef68864287890aaa82e79", provider: 0, vid: nil, created_at: "2021-05-13 10:31:36", updated_at: "2023-05-29 08:55:49">, :frontend_url=>"/it/project/emilio-vedova-exhibition-palazzo-reale"}]}{:year=>"2018", :projects=>[{:id=>24, :position=>0, :year=>2018, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 1416, parent_id: 24, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "Chicago.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 8774158, attachment_updated_at: "2018-09-14 22:19:24", attachment_fingerprint: "a8d8e63183c2ffaf5191ffd3198b1a1d", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-09-14 17:03:34", updated_at: "2018-09-14 22:19:26">, :lat=>"41.8", :lng=>"-87.6", :color=>3, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Chicago - Illinois - U.S.A.", :intro_abstract=>"Linee direttrici visive di luce naturale connettono i visitatori alla la città con viste sorprendenti, definendo il progetto ed attraversandolo completamente. Questo sistema di assi, simile al tracciato stradale di Chicago, guida la distribuzione funzionale degli spazi e determina la scansione dei percorsi principali, permettendo una percezione urbana ad un'altezza e prospettiva inedita.\nIl ritmo degli spazi è scandito da pareti in legno naturale a tutta altezza, partizioni vetrate e pannelli sospesi che, in base alla loro combinazione, delineano differenti situazioni spaziali. Questi elementi, combinati tra di loro, definiscono le differenti zone di lavoro, permettendo al visitatore di scoprire le aree chiuse da superfici opache ed, al contempo, di godere del panorama circostante da molteplici punti di vista.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p></p><p>Lo sviluppo funzionale del progetto è chiaro e ben definito. L’ingresso principale è situato al centro del “core” in cui si trovano tutti i servizi e gli impianti. Uscendo dagli ascensori è subito visibile da un lato la reception e dall’altro la playroom, entrambe caratterizzate dalla grande quinta vetrata che mette in comunicazione diretta il visitatore con i due volti di Chicago, quello più urbano da una parte, e quello più territoriale dall’altra. L’intero sistema è diviso in due zone principali: il “front of the house” in cui si trovano le funzioni più rappresentative e di aggregazione, come la boardroom, il Winter Garden e la zona mensa, ed il “back of the house” che accoglie gli uffici privati e le zone comuni.</p><p></p><p></p><p><span style=\"font-size: 17.5px;\"></span></p><div style=\"text-align: justify;\"><span>Il Winter Garden, cuore pulsante del progetto, è una scatola di legno sospesa e smaterializzata che rende gli headquarters un luogo unico: a seconda dei punti di vista, la pelle di questo ambiente polifunzionale a doppia altezza, composta da due file sfalsate di listelli lignei e vetro trasparente nel mezzo, si dissolve o diventa opaca, generando molteplici percezioni e un interessante e sorprendente gioco di luci e ombre. Completano la stanza una scultura sospesa in bambù, creata su commissione dall’artista giapponese Ueno Masao, e il tavolo disegnato da Junko Kirimoto, con finitura in lacca giapponese.</span></div><p></p><p><span style=\"font-size: 17.5px;\"></span></p><div style=\"text-align: justify;\"><span>Anche le partizioni che dividono alcuni spazi privati, come gli uffici perimetrali, dalle grandi aree comuni sono state concepite come elementi che si smaterializzano, pareti di legno o bianche che diventano listelli rettangolari, aprendo parzialmente le aree di lavoro e garantendo la giusta privacy. La presenza dei listelli infatti è un tema ricorrente, dall’ingresso alle pareti degli uffici che accompagnano il visitatore nel complesso, fino alla scoperta improvvisa del Winter Garden.</span></div><p></p><p><span style=\"font-size: 17.5px;\"></span></p><div style=\"text-align: justify;\"><span>L’arte ha un ruolo molto importante all’interno del progetto, poiché identifica particolari spazi e funge da quinta per le grandi aree comuni. Alcune opere selezionate hanno un forte carattere orientale e valorizzano soprattutto gli spazi principali come il Winter Garden, la boardroom, la reception e gli uffici più rappresentativi.</span></div><p></p><p><span class=\"Nessuno\" style=\"font-size: 17.5px;\"></span></p><div style=\"text-align: justify;\"><span class=\"Nessuno\"><span>Gli accenti di colore </span><span> </span><span>creano un ambiente policromatico rilassante ed</span><span>  </span><span>accentuano particolari elementi identificando </span></span><span>lo spazio: l'arancione vivace del soffitto della playroom e dei pannelli </span><span>sospesi degli uffici, il rosso intenso di quelli a contrasto con il grigio </span><span>della parete nella zona ristorante, il ruggine caldo della carta da parati </span><span>giapponese della reception e il bianco lucido delle postazioni</span><span>  </span><span>open space.</span></div><p></p><p style=\"text-align: justify;\"><span class=\"Nessuno\"><span>L’intero progetto è stato curato in modo sartoriale in tutti i suoi aspetti, dagli arredi disegnati su misura, come le workstation e i tavoli della mensa, alla disposizione e alla scelta di gradazione dei punti luce.</span></span></p>", :title=>"Uffici Direzionali", :description=>"Sospeso tra le nuvole, ma ben radicato nel contesto, un insolito luogo di lavoro dove il business incontra l'arte.\nI nuovi uffici direzionali occupano interamente il 32° piano, su una superficie di 2.600 mq, di uno degli ultimi grattacieli realizzati nel West Loop, al centro di Chicago e si affaccia sulle sponde del fiume.", :uuid=>"015e3dd1-e327-4586-a414-a587b7d48fc3", :slug=>"uffici-direzionali", :created_at=>Tue, 07 Mar 2017 16:48:48 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1869, parent_id: 24, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "736.051_72dpi.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 686423, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:31", attachment_fingerprint: "2668de90e0d36e00a6925b3641ac6daa", provider: 0, vid: nil, created_at: "2019-02-05 13:57:08", updated_at: "2021-11-16 11:51:32">, :frontend_url=>"/it/project/uffici-direzionali"}, {:id=>113, :position=>64, :year=>2018, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 1768, parent_id: 113, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "06_Alvisi_Kirimoto_Aula_Magna_LUISS_©Delfino_Sisto...", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 668297, attachment_updated_at: "2019-02-02 10:32:52", attachment_fingerprint: "eed3941eacea96f082f63dfa1ca511ca", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-12-13 16:15:42", updated_at: "2019-02-02 10:32:53">, :lat=>"41°53′30″ N", :lng=>"12°30′40″ E", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>"Il progetto oltre alla sala include il foyer e spazi accessori come la navata d’ingresso, la galleria, la cabina della regia, il backstage, la sala dei conferenzieri e la cabina per la traduzione simultanea.\n \nGli interni della sala sono particolarmente versatili e possono ospitare, attraverso molteplici configurazioni, diversi tipi di eventi culturali, artistici e sociali, dalle conferenze alle lezioni in aula, dalle serate di gala al cinema.\nL’auditorium conserva l’impianto originario, di cui viene esaltata la componente asimmetrica: in corrispondenza dell’ingresso, lo spazio si dilata, generando una navata laterale polifunzionale, cui si contrappone sul lato opposto, una parete continua. La scelta progettuale di riportare a vista la struttura portante di cemento, scandisce il volume in campate strutturali. \n\nLa sala coniuga due ambiti principali dal punto di vista funzionale e architettonico: la platea, che grazie a una tenda avvolgibile alloggiata nella trave centrale è utilizzabile anche solo per metà; e la galleria, che una parete divisoria mobile rende all’occorrenza autonoma e sfruttabile simultaneamente come aula.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p style=\"text-align: justify;\"></p><div style=\"text-align: justify;\"><span>La platea</span><span> è costituita da quattro settori di sedute più due </span><span>settori ai lati della cabina regia, in parte rimovibili. </span><span>Il colore grigio caratte</span><span>rizza le </span><span>poltrone in tessuto ed il pavimento in moquette che conferiscono omogeneità a </span><span>tutto il parterre. Dotate di tavolino a ribalta, presa elettrica e USB, le </span><span>poltrone permettono di sfruttare la sala anche come aula. </span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>L</span><span>e</span><span> finitur</span><span>e</span><span> delle pareti dell</span><span>'Aula Magna</span><span> </span><span>sono </span><span>divis</span><span>e</span><span> in </span><span>d</span><span>ue ordini: </span><span>la parte bassa della sala </span><span>è rifinita in pannelli in Celenit tinteggiato grigio </span><span>e listelli in rovere naturale.</span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>Con </span><span>questi materiali sono rivestiti anche il controsoffitto e le pareti della n</span><span>avata d'ingresso con</span><span> </span><span>l'illuminazione integrata tra i listelli stessi. In </span><span>questo spazio</span><span> una </span><span>porzione de</span><span>i listelli</span><span> è ribaltabile </span><span>con la funzione di appendi abiti dato l'uso della </span><span>sala anche come aula per lezioni.</span><span> </span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>Nella zona del palco il rivestimento a listelli </span><span>interessa </span><span>l'intera altezza delle pareti fino a nascondersi dietro al controsoffitto in </span><span>rovere sospeso. In questa parete il sistema dei listelli nasconde la porta di </span><span>accesso alla cabina traduttori, proseguendo i listelli anche in corrispondenza </span><span>della porta stessa.</span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>Il palco, rialzato di soli 30 cm, ha una pavimentazione in doghe di </span><span>rovere e un rivestimento a parete in plafoni, anch’essi di rovere, che </span><span>incorniciano la parete a fondo nero in continuità con il grande schermo Led </span><span>Wall. Le pannellature nere apribili a libro nascondono l’accesso ai locali </span><span>tecnici del backstage. </span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>L'impianto della sala è asimmetrico in quanto all'apertura verso la </span><span>navata d'ingresso si contrappone sull'altro lato una parete continua in </span><span>listelli intervallata dalle uscite di sicurezza.</span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>Progettata per ospitare </span><span>diverse </span><span>tipologie</span><span> di eventi, l’Aula Magna vanta una sofisticata tecnologia audio, video e </span><span>luci:</span><span> touchscreen in regia, sul podio e portatili </span><span>permettono di predisporre le diverse configurazioni della sala. </span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>La galleria</span><span>, attrezzata con schermi per proiezioni avvolgibili e tutti gli apparati </span><span>che ne consentono l’uso didattico, ha le pareti in intonaco graffiato e il </span><span>controsoffitto in pannelli di rovere, coerentemente con il resto della sala. La </span><span>parete mobile, che la separa all’ambiente principale, è costituita da pannelli </span><span>impacchettabili con elevate caratteristiche di isolamento acustico.</span></div><p></p>", :title=>"Aula Magna LUISS", :description=>"Un nuovo modello di auditorium dinamico e polifunzionale tra i toni freddi del cemento a faccia vista ed il calore del legno di rovere naturale, in un gioco equilibrato di texture e di contrasti cromatici.\nL'Aula Magna all’interno della storica sede centrale del polo universitario LUISS Guido Carli, nel cuore del quartiere Trieste a Roma, si sviluppa su una superficie totale di quasi 700 mq , con una capacità di 500 posti.", :uuid=>"e78e12f0-679d-452b-a3a9-162cda9ae4de", :slug=>"aula-magna-luiss", :created_at=>Fri, 30 Nov 2018 15:36:43 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1818, parent_id: 113, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "09_Alvisi_Kirimoto_Aula_Magna_LUISS_©Delfino_Sisto...", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 665851, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:33", attachment_fingerprint: "00c4fb10f5dad0d2b3a6f940d145a39a", provider: 0, vid: nil, created_at: "2019-01-08 15:27:07", updated_at: "2021-11-16 11:51:34">, :frontend_url=>"/it/project/aula-magna-luiss"}, {:id=>108, :position=>60, :year=>2018, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 1630, parent_id: 108, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "Olives-10_copia.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 11325456, attachment_updated_at: "2019-01-09 07:08:09", attachment_fingerprint: "bffb35ec8bd4ba6499b8cb43ce6c72e0", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-11-06 10:29:26", updated_at: "2019-01-09 07:08:15">, :lat=>"42°37′42″ N", :lng=>"12°05′22″ E", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 3, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">, #<Tag id: 5, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">, #<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Bagnoregio - 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Italia", :intro_abstract=>"L'idea di realizzare una sorta di \"ragnatela\" che fermasse i colori della luce si traduce in un gioco leggero fatto di funi, teli che non toccano la piazza, ma la ombreggiano e la colorano. Quando le vele sono chiuse, \"12 matite colorate\" sembrano sospese tra le pareti di granito.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p>La realizzazione della piazza ha previsto la disposizione di<br/>una maglia di funi d'acciaio composta da 19 fili spiroidali, fissati, tramite<br/>barre di ancoraggio, alle salde e spesse murature degli edifici circostanti. La<br/>maglia forma dei grandi triangoli sospesi, dai cui vertici si diramano altri<br/>tiranti sino a formare 12 triangoli di tessuto di diverse dimensioni. Questi<br/>triangoli sono avvolgibili attorno a rulli motorizzati con un meccanismo simile<br/>a quello della vela nautica. La motorizzazione consente due differenti<br/>configurazioni: la prima, con vele aperte a creare triangoli d'ombra nella<br/>piazza; la seconda, con vele chiuse la cui maglia di funi si intensifica tra<br/>funi principali, cavi di scorrimento e di tensionamento dei tessuti. La<br/>configurazione con vele aperte prevede anche la proiezione sulle stesse di<br/>immagini e parole, intervento che, insieme all'allestimento della piazza<br/>interna dell'edificio dell'ex-mercato, costituirà il completamento del<br/>progetto.</p>", :title=>"Piazza Faber a Tempio Pausania", :description=>"Una varietà di vele di tela colorate che fluttua nel cielo del centro di Tempio Pausania, in Sardegna. L'installazione, leggera e mutevole, è dedicata al cantante Fabrizio De Andrè e si ispira alla luce ed al colore del paesaggio della Gallura con un intervento di valorizzazione della piazza del mercato.", :uuid=>"7d6cd675-85c7-47ca-a715-9a2cd642e187", :slug=>"piazza-faber-a-tempio-pausania", :created_at=>Mon, 06 Mar 2017 20:11:55 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 191, parent_id: 23, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "0J4A2678.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 6730452, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:36", attachment_fingerprint: "043a8633f1d7af2678b38c9c5961a55a", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-06 19:11:47", updated_at: "2021-11-16 11:51:51">, :frontend_url=>"/it/project/piazza-faber-a-tempio-pausania"}, {:id=>60, :position=>28, :year=>2016, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 680, parent_id: 60, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "0J4A9675.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 11912616, attachment_updated_at: "2017-06-02 23:21:29", attachment_fingerprint: "146e94d592a5bf60eecbb462b268de3f", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-13 14:41:58", updated_at: "2017-06-02 23:21:45">, :lat=>"42.6", :lng=>"11.9", :color=>3, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Lazio - Italia", :intro_abstract=>"L'area della proprietà di circa 27.000 mq si estende tra i grandi declivi e le curve disegnate dalla natura ed è delimitata dai confini naturali dei fossi e del bosco. In essa si innestano i due fabbricati, distanti un centinaio di metri l'uno dall'altro e separati da un forte pendio naturale di circa 30 metri. In linea con la loro natura storica e funzionale, entrambi gli edifici hanno un nucleo centrale a due piani che era la vera e propria residenza originaria ed una serie di corpi più bassi in pietra grigia locale, in tufo o in muratura mista, che annessi al volume principale costituivano gli ambienti accessori (stalle per il ricovero del bestiame, magazzini e cantine per il deposito degli attrezzi e dei prodotti della lavorazione dei campi).", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p><span></span></p><p></p><p><span style=\"font-size: 17.5px;text-align: justify;\"></span><div style=\"text-align: justify;\"><span>Per il casale A, che è dedicato ai laboratori artistici dei </span><span>clienti e che al piano superiore ospita un piccolo appartamento per il custode, </span><span>si è scelto, rispettando l'immagine originaria dell'edificio, di lasciare il </span><span>corpo centrale a due livelli intonacato e i corpi annessi più bassi in pietra: un abile accorgimento architettonico per alleggerire il suo impatto volumetrico.</span></div></p><p><span style=\"text-align: justify;font-size: 17.5px;\"></span><div style=\"text-align: justify;\"><span>L'immobile più a sud denominato Casale B, che è stato completamente intonacato </span><span>e costituisce la vera e propria residenza, si presenta come un volume centrale </span><span>preponderante rispetto a quelli annessi e ospita al piano terra la zona giorno, </span><span>la camera padronale e i locali di servizio mentre le camere degli ospiti sono situate </span><span>al piano superiore. La distribuzione interna del casale B ruota attorno alla </span><span>singolare spazialità della doppia altezza che si estende dall'ambiente di </span><span>ingresso, che ospita la scala verso il piano superiore, fino al soggiorno con </span><span>tetto a due falde in legno, travi e travetti in castagno e pianelle in cotto. </span></div></p><p><span style=\"text-align: justify;font-size: 17.5px;\"></span><div style=\"text-align: justify;\"><span>Molteplici finestre a </span><span>sud, est e ovest permettono alla luce di permeare filtrata durante tutto il </span><span>corso della giornata, conferendo un'illuminazione sempre diversa e disegnando </span><span>con le ombre delle trafile delle finestre lo spazio su tutti i lati. I </span><span>materiali utilizzati sono naturali e di recupero: il pavimento è in cotto, a </span><span>listelli negli spazi comuni e di formato tradizionale nelle camere e nei bagni.</span></div></p><p><span style=\"text-align: justify;font-size: 17.5px;\"></span><div style=\"text-align: justify;\"><span>Tutte le tinteggiature di tonalità neutre ricordano i colori del terreno e </span><span>delle rocce del territorio circostante. La scala e le porte di ingresso delle </span><span>camere degli ospiti sono realizzate con una struttura in ferro e con il legno </span><span>recuperato dalle vecchie travi che costituivano il tetto dei casali. Il casale </span><span>A ha come particolarità, negli ambienti dell'ingresso e nei laboratori, alcune </span><span>pareti lisciate in pietra a vista. Entrambi questi spazi di lavoro presentano </span><span>delle grandi finestrature che permettono di godere a pieno della straordinaria </span><span>bellezza</span><span>  </span><span>del territorio circostante.</span></div></p><p style=\"text-align: justify;\"><span>La progettazione ha riguardato anche gli spazi esterni alla </span><span>casa, curati con il massimo rispetto dell'orografia del luogo mantenendo la </span><span>naturalità del paesaggio.</span></p><blockquote><blockquote><blockquote><p style=\"text-align: justify;\"><span><span id=\"selectionBoundary_1543489738337_7343678230802859\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span></span></p></blockquote></blockquote></blockquote><blockquote><blockquote><p style=\"text-align: justify;\"><span><span id=\"selectionBoundary_1543489737672_31513274950630166\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span></span></p></blockquote></blockquote><blockquote><blockquote><p style=\"text-align: justify;\"><span><span id=\"selectionBoundary_1543489736576_1754901917594247\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span></span></p></blockquote></blockquote><blockquote><p style=\"text-align: left;\"><span><span id=\"selectionBoundary_1543489686198_8969915043146057\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span></span></p></blockquote><blockquote><p style=\"text-align: justify;\"><span><span id=\"selectionBoundary_1543489683334_7546163208102694\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span></span></p></blockquote><p style=\"text-align: justify;\"><span><span id=\"selectionBoundary_1543489676574_9868929717533881\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span></span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span><span id=\"selectionBoundary_1543489672519_09514911049424524\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span></span></p><p> </p><p><br/></p>", :title=>"Villa G", :description=>"Tra le verdi e sinuose colline dell'alto Lazio sorgono i due casali rurali della prima metà del XX secolo che dopo decenni di abbandono hanno preso di nuovo vita grazie ad un attento e mirato progetto di recupero basato sulla valorizzazione dei materiali naturali, degli spazi architettonici esistenti e sul massimo rispetto dei principi di risparmio energetico e di bio edilizia.", :uuid=>"7745875e-7d55-4514-b679-dcec3a68fa2d", :slug=>"villa-i-muri", :created_at=>Mon, 13 Mar 2017 15:09:05 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1871, parent_id: 60, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "0J4A9983.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 10807723, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:35", attachment_fingerprint: "a30e5ba976ca1aee69bcd3a0b655ac55", provider: 0, vid: nil, created_at: "2019-02-22 13:27:02", updated_at: "2021-11-16 11:51:50">, :frontend_url=>"/it/project/villa-i-muri"}]}{:year=>"2015", :projects=>[{:id=>29, :position=>14, :year=>2015, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 1274, parent_id: 29, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "0J4A3470M.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 7377461, attachment_updated_at: "2018-02-18 16:04:15", attachment_fingerprint: "164dde6c2e662c39ddc35a4e666733df", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-10-23 17:21:13", updated_at: "2018-02-18 16:05:49">, :lat=>"43.1", :lng=>"11.6", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Trequanda - Italia", :intro_abstract=>"The intervention designed involved the renovation of a rural farmhouse in the city of Trequanda in the province of Siena. The project regards the reconstruction and recovery of the existing volumes of the abandoned settlement. The lot has a territorial extension of 0.306 ha and is situated next to Villa Salimbeni, a valuable historical and architectural site. The building can be reached from the local road of Salingrazio where can be found two accesses.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p class=\"UniversBody1013BodyUnivers10132columns\">The main access is located in the south part of the site area and provides a direct connection with the main square, adding value to the main facade of the building. The secondary access is located to the east of the building and will be used to serve directly secondary functions like the kitchen, the storage and the technical rooms. Inside the property there is a main two-storey high building, a few adjacent spaces and two linked independently. </p><p class=\"UniversBody1013BodyUnivers10132columns\">Besides the reconstruction of the existing buildings, the project also involved the new landscape design that included the maintenance of the existing trees and the introduction of new native trees. The layout of the new house program has been designed with all common areas on the ground floor and consists of a large living room, a large kitchen and a large space for common dining. </p><p><span>The internal courtyard between the main volumes and the lower connected building allows the natural light and ventilation to arrive to the innermost rooms of the house and facilitates the access to the two bedrooms that are located on the<span>  </span>ground floor.</span></p>", :title=>"Podere Boschetto", :description=>"Un meraviglioso casale ottocentesco interamente in pietra con un parco che guarda Pienza e Siena.", :uuid=>"a014e78e-f182-4a37-8352-05db8c63d01e", :slug=>"podere-boschetto", :created_at=>Wed, 08 Mar 2017 18:26:07 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1273, parent_id: 29, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "0J4A3319.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 8853533, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:37", attachment_fingerprint: "d9de6e02a49b0e87e4df149944fc65b8", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-10-23 17:21:07", updated_at: "2021-11-16 11:51:56">, :frontend_url=>"/it/project/podere-boschetto"}, {:id=>26, :position=>11, :year=>2015, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 275, parent_id: 26, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "showroom_Cenci_037.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 2608524, attachment_updated_at: "2017-05-09 10:52:54", attachment_fingerprint: "3622a9aa1c22623792e474c3ddc858df", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-08 11:05:07", updated_at: "2017-05-09 10:53:04">, :lat=>"41.9", :lng=>"12.4", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>"Uno store di oltre mille metri quadrati nel cuore di Roma, a pochi passi dal Pantheon e dalla Camera dei Deputati. È lo storico negozio di Davide Cenci in via di Campo Marzio, un multimarca a due piani ristrutturato in cui la sartoria è diventata anche un luogo di incontro, con dibattiti ed eventi aperti al pubblico.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p><span style=\"font-size: 17.5px;text-align: justify;\">Il completamento degli spazi al piano terra si sviluppa </span><span style=\"font-size: 17.5px;text-align: justify;\">dell'idea di seguire lo stile e la fisionomia del resto del negozio: tradizione </span><span style=\"font-size: 17.5px;text-align: justify;\">e innovazione, linee pure, semplici ed eleganti esaltate dall’impiego di </span><span style=\"font-size: 17.5px;text-align: justify;\">materiali nobili come il botticino romano e il mogano.</span><br/></p><p></p><p style=\"text-align: justify;\">Far risaltare gli ambienti per la loro matericità più che per il loro essere classici. Si è cercato di sottrarre il più possibile, facendo &#34;respirare&#34; le mura di questo storico palazzo, eliminando ogni decorazione ed esaltando la struttura.</p><p></p><p><br/></p><p></p>", :title=>"Davide Cenci Store", :description=>"Interior design essenziale e funzionale, fondato sui valori del brand: tradizione e innovazione. I materiali sono attuali, ben accostati agli arredi di modernariato restaurati e collocati in un ambiente nel quale legni pregiati e giochi di colore fanno da cornice alle collezioni.", :uuid=>"5a786715-9159-48c9-8670-8019a3077fc8", :slug=>"davide-cenci-store", :created_at=>Wed, 08 Mar 2017 12:05:07 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 274, parent_id: 26, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "showroom_Cenci_010.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 3268113, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:39", attachment_fingerprint: "dd6bd90bf4b815394f21f8326bc16430", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-08 11:05:04", updated_at: "2021-11-16 11:51:54">, :frontend_url=>"/it/project/davide-cenci-store"}]}{:year=>"2014", :projects=>[{:id=>6, :position=>2, :year=>2014, :rate=>3, :preview=>#<Image id: 213, parent_id: 6, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "CantinaPodernuovo_FG_(37).jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 2431250, attachment_updated_at: "2017-04-07 17:20:24", attachment_fingerprint: "3e0911cf24ac399cf6ae606d36f2e828", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-07 11:05:35", updated_at: "2017-04-07 17:20:30">, :lat=>"42.8", :lng=>"11.8", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"San Casciano dei Bagni — Italia", :intro_abstract=>"Un principio di purezza funzionale attraversa tutti gli spazi della cantina, concepita come estensione del lavoro contadino e della cultura del territorio che entrano vigorosamente, attraverso i setti, nel cuore dell’architettura.\nL’edificio definisce i suoi ambienti in funzione delle strette esigenze di produzione e trova la propria origine nel paesaggio circostante.Un paesaggio che non è decorazione ma elemento fondante dello spazio architettonico che nasce, appunto, nella cultura del lavoro sui campi e continua negli spazi destinati alla produzione di quanto su quei campi è stato curato, accudito, raccolto.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p style=\"text-align: justify;\"><span>L’architettura </span><span>si lascia attraversare dal paesaggio, facendosi interprete delle sensibilità italiane e giapponesi</span><span>. Nell’edificio tutto è in vista: a partire dai </span><span>grandi setti murari per continuare nelle attrezzature funzionali alla produzione fino agli <span id=\"selectionBoundary_1542798085190_3873436350596091\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span><span id=\"selectionBoundary_1542798086508_8610627072997814\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span><span id=\"selectionBoundary_1542798087428_16535562086863642\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span><span id=\"selectionBoundary_1542798087941_92768160119086\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span>impianti </span><span>meccanici.</span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span>Il progetto è stato sviluppato intorno alla volontà di massimizzare la funzionalità e ottimizzare lo schema di<span id=\"selectionBoundary_1542798087940_5325034250191387\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span><span id=\"selectionBoundary_1542798087427_014552735492634916\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span><span id=\"selectionBoundary_1542798086508_48711370116743113\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span><span id=\"selectionBoundary_1542798085189_3229768226238674\" class=\"rangySelectionBoundary\">&#65279;</span>stributivo. Ritmata dalla presenza dei quattro setti di cemento fra loro paralleli e di lunghezze diverse, la cantina è attraversata da un asse principale che, configurandosi come un cannocchiale visivo, corre tra i due setti centrali per tutta la lunghezza dell’edificio e si apre sui vigneti. L’interno appare come una “sezione aperta” che, grazie alle ampie pareti vetrate, permette di traguardare, da qualunque punto del percorso portante, tutti gli ambienti della produzione del vino. Al piano inferiore, in corrispondenza delle zone di accesso alla produzione, il corridoio separa la zona che ospita la barricaia, la tinaia e il deposito cestoni dal magazzino e dall’area di imbottigliamento; al secondo livello lo stesso corridoio divide la sala degustazione dagli spazi per il personale; all’ultimo livello, al quale i visitatori possono accedere direttamente dal parcheggio posteriore, il suo tracciato definisce l’accesso al blocco degli uffici aperti sull’ampia terrazza e separa quest’ultima dal campo con gli ulivi che ricopre l’area di lavorazione del vino.</span></p>", :title=>"Cantina Bulgari a Podernuovo", :description=>"\"Il principio del rigore e la struttura dei vigneti mi hanno guidato nella definizione\r\ndel segno sul territorio: quattro setti in cemento armato con una giacitura che segue la massima\r\npendenza della collina.\"", :uuid=>"0456f063-1804-41f7-b54e-73a4e535b13c", :slug=>"ullamcorper-euismod", :created_at=>Mon, 03 Oct 2016 01:43:21 CEST +02:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1873, parent_id: 6, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "CantinaPodernuovo_FG_(40).jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 6804426, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:40", attachment_fingerprint: "c1f13207feb9d405e01cc10249cb2967", provider: 0, vid: nil, created_at: "2019-02-22 13:28:26", updated_at: "2021-11-16 11:51:48">, :frontend_url=>"/it/project/ullamcorper-euismod"}, {:id=>27, :position=>12, :year=>2014, :rate=>0, :preview=>#<Image id: 293, parent_id: 27, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "AK_DCenci1175ok.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 12043215, attachment_updated_at: "2018-12-27 23:10:39", attachment_fingerprint: "22255802b6514a8edd69874df8edbbb3", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-08 13:26:11", updated_at: "2018-12-27 23:10:52">, :lat=>"41.9", :lng=>"12.4", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>"La luce ha un ruolo fondamentale nel progetto: grandi teli in pvc retroilluminato foderano i soffitti seguendo le volte originali e creando un effetto di luce diffusa. Le mensole contengono luci led a incasso per mettere in risalto l’abbigliamento piegato; inoltre il distacco della parete in legno dalla muratura è evidenziata da una luce perimetrale incassata. I colori neutri del pavimento in resina, delle pareti e dei soffitti giocano con i tessuti e gli arredi dove il legno, come da tradizione Davide Cenci, è protagonista.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p class=\"Normale1\"><span>Mancando uno spazio ampio di esposizione (il negozio ai articola su due piani dei quali uno è interrato), la parete stessa diviene vetrina: i manichini sono disegnati su un pannello di legno bianco con un segno luminoso, &#34;vestiti&#34; di volta in volta in maniera diversa, grazie a stampelle e ganci in legno che divengono sostegni per borse, cappellini e scarpe. É il gioco delle bambole di carta con i vestiti intercambiabili, adattato allo spazio e al design contemporaneo, quasi a rievocare l’idea dei graffiti o i soggetti di Keith Haring. Anche l’esposizione delle calzature è in simbiosi con l’atmosfera ludica: i sostegni a parete, nei colori istituzionali Davide Cenci, sostengono i vari modelli, e allo stesso tempo ricreano la superficie dell’arrampicata libera. Nelle due sale - una dedicata ai bimbi, l’altra alle bimbe - pareti in legno laccato bianco si staccano dalla muratura come fogli di carta ai quali si agganciano mensole in legno noce canaletto e appenderie in bronzo. Il sistema di esposizione è flessibile: le mensole possono variare la loro disposizione in funzione delle esigenze che di volta in volta le nuove collezioni esprimono. Le appenderie sono libere di ruotare in modo da poter osservare giacche, cappotti e vestiti da più visuali.<br/><br/></span><span>Il piano interrato si raggiunge attraverso la scala elicoidale in metallo </span><span>verniciato: libera al centro con gradini trapezoidali incassati nella muratura, </span><span>organizza la sua sinuosità lungo il palo centrale, che diventa anche corrimano. </span><span>La leggerezza della scala e la trasparenza dei parapetti permettono di avere il </span><span>colpo d’occhio della doppia altezza. Altri due importanti elementi di arredo </span><span>completano lo spazio: all’ingresso il mobile cassa dal piano morbido e sinuoso </span><span>in noce canaletto che rigira sulla scala e, a contrasto, la base e gli interni </span><span>in laccato bianco; nella sala bambino, il mobile contenitore con cassetti e </span><span>ante che riporta a terra la forma della volta. Anch’esso in noce canaletto, </span><span>presenta degli intarsi in verde, nuovo colore dedicato ai bambini per il </span><span>marchio Davide Cenci.</span></p><p class=\"Normale1\"><span></span></p><p class=\"Normale1\"><br/></p><p class=\"Normale1\"><br/></p>", :title=>"Davide Cenci Junior Store", :description=>"Atmosfera ludica e design contemporaneo: \nL’idea progettuale punta sui suoi fruitori principali, i bambini, e sull'idea del gioco!", :uuid=>"c29e89f4-1a74-491a-a971-40d318d773bf", :slug=>"davide-cenci-junior-store", :created_at=>Wed, 08 Mar 2017 14:26:11 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 292, parent_id: 27, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "AK_DCenci1233ok.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 14354912, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:39", attachment_fingerprint: "830d475a539b36214e75b374e53edf9b", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-08 13:26:06", updated_at: "2021-11-16 11:52:07">, :frontend_url=>"/it/project/davide-cenci-junior-store"}, {:id=>111, :position=>62, :year=>2014, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 1713, parent_id: 111, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "_DSC2641.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 3820136, attachment_updated_at: "2019-03-18 20:41:31", attachment_fingerprint: "0d20f6817d86746137e4d90b2edcdbb8", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-11-22 17:29:26", updated_at: "2019-03-18 20:41:35">, :lat=>"41°18′51″ N", :lng=>"16°16′53″ E", :color=>1, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Barletta - 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Russia", :intro_abstract=>"Il nuovo Teatro e il complesso culturale, situato vicino al teatro Alexandrinsky San Pietroburgo, include:\n- Ristrutturazione dell'ex magazzino dei set storici di Aleksandrinsky, che diventa un piccolo palcoscenico per 300 posti per spettacoli sperimentali. \n- due nuovi edifici hanno al loro interno sale per le prove, una scuola di teatro e un centro di mediazione per nuove produzioni sperimentali, offrendo la possibilità di trasmettere spettacoli via internet. Il progetto complessivo è stato progettato da Yuri Zemtsov dello studio di architettura \"Zemtsov, Kondiayn & partners\".", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p><span>Il progetto di interior design di Alvisi Kirimoto + Partners si concentra sulle aree pubbliche come l'ingresso principale e le scale; il foyer a due livelli, con le sue aree guardaroba, lounge e caffetteria; il piano terra con la biglietteria e la terrazza superiore. Queste aree sono tutte situate in una nuova costruzione che funge da &#34;ponte&#34; tra il piccolo palcoscenico storico e il nuovo complesso culturale e raggiunge le sfide di creare continuità tra l'ambiente esterno e quello interno, collegandole visivamente con l'uso di enormi facciate di vetro.</span><br/></p><p><span></span></p><p></p><p><span>Scale leggere con parapetti in vetro quasi invisibili, delineati dalla presenza dei corrimani in bronzo, collegano virtualmente l'argine del fiume Fontanka all'atrio del teatro al secondo piano. La sala è dominata da un lato da un muro di mattoni rossi (l'ex facciata dell'edificio storico) e dall'altra da un'accurata selezione di nuovi<br/>materiali, caratterizzata da pannelli in bronzo per i rivestimenti delle pareti<br/>e le strutture delle scale, pietra grigia ardesia per i pavimenti e un vetro<br/>opale bianco per i contatori. </span><span>Gli stessi materiali sono utilizzati per l'armadio situato al primo piano e le aree di restauro e lounge, situate sui due livelli.</span></p><p><span></span></p><p><span>Due grandi partizioni verticali, sono situate ai lati opposti di una connessione a doppia altezza dei due livelli, in modo da alleggerire e aumentare visivamente lo spazio. Le partizioni, create incorniciando le colonne con tessuto in PVC, creano un ampio schermo semitrasparente, che funge da area interattiva per proiezioni video che può essere vista sia dal primo che dal secondo piano.</span></p><p><span>Il piano terra, che sarà utilizzato come passerella che collega l'argine del fiume Fontanka al teatro Alexandrinsky, ospita la biglietteria, che avrà gli stessi colori e</span></p><p><span>materiali del foyer, in modo da avere continuità estetica di tutti gli spazi.</span></p><p></p>", :title=>"Teatro e Centro Culturale Alexandrinsky", :description=>nil, :uuid=>"25dd9498-d198-44a4-997d-cf2ea64e1c5f", :slug=>"teatro-e-centro-culturale-aleksandrinsky", :created_at=>Tue, 21 Mar 2017 11:06:43 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 942, parent_id: 72, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "_MG_2842_3_4_fused_copy.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 22066338, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:50", attachment_fingerprint: "d7895bcc0364da150dd27b4afd4eb967", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-21 10:06:39", updated_at: "2021-11-16 11:52:14">, :frontend_url=>"/it/project/teatro-e-centro-culturale-aleksandrinsky"}]}{:year=>"2012", :projects=>[{:id=>19, :position=>3, :year=>2012, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 123, parent_id: 19, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "DSC_8059.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 9706372, attachment_updated_at: "2017-04-12 08:45:25", attachment_fingerprint: "4864951a2a4dddc92f177e64512126a0", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-06 14:44:57", updated_at: "2017-04-12 08:45:28">, :lat=>"41.1", :lng=>"16.4", :color=>1, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Corato — Italia", :intro_abstract=>"La prima idea di intervento è stata quella di ripristinare il concetto antico dei Teatri del diciottesimo secolo, demolendo la galleria costruita quando l'edificio era utilizzato come cinema, e realizzando tre livelli di gallerie più il parterre. \nL'inserimento di un oggetto in legno staccato dalle pareti bianche, e quindi sospeso, evidenzia il nuovo intervento e lo integra rispetto al volume settecentesco.", :intro_left_col=>"La disposizione ellittica delle sedute facilita l'acustica e offre la possibilità di avere una tipologia teatrale che sia al contempo in linea con le pratiche contemporanee e rispettosa delle sue radici tradizionali. La configurazione a ferro di cavallo dei pannelli in legno crea un unicum spaziale e diffonde il suono nel miglior modo possibile. Per queste ragioni la sala può essere flessibile e polivalente come Teatro di posa o dell’opera, Sala concerti per musica classica, jazz o per musica con amplificazione elettroacustica. Ma la vera innovazione è il controsoffitto acustico che, come nell’antica tradizione dei teatri in cui al centro della sala era posto un lampadario decorativo, ha una doppia funzione: essere l’elemento di illuminazione principale e riflettere il suono. Una soluzione che realizza una complessità spaziale e un'immagine del teatro di grande ricchezza e stupore.", :intro_right_col=>"<p></p><p style=\"text-align: justify;\"><span style=\"color: #212121;\">La consistenza e il colore delle finiture si riferiscono al grano: i pannelli acustici a parete infatti sono in legno di pero  convessi e ruotati per migliorare la riflessione acustica, hanno dimensioni diverse ed abbracciano tutte le gallerie senza coprire le pareti. </span></p><p></p><div style=\"text-align: justify;\">L'edificio è di oltre 900 metri quadri e la sala ha circa 600 posti. L'ingresso ha un <span>atrio completamente rinnovato: una serie di partizioni vetrate che donano </span><span>luminosità all'entrata principale e diventano un punto di riferimento per la </span><span>città. L'edificio è inoltre dotato di quelle innovazioni tecniche, elementi </span><span>architettonici e acustici in grado di renderlo un luogo importante della </span><span>stagione teatrale nazionale.</span></div><p></p><p></p><p style=\"text-align: justify;\"><span style=\"color: #212121;\">Il risultato del progetto è il restauro di una struttura significativa ma anche la creazione di un riferimento culturale e simbolico all'interno del  centro della città di Corato, secondo la tradizione di un teatro del XIX secolo. La nuova immagine del Corato Theatre si rivolge a un pubblico eterogeneo: dalle generazioni più anziane al pubblico giovane per diventare un polo attrattivo per la comunità.</span></p><div style=\"text-align: justify;\"><br/></div><div style=\"text-align: justify;\"><br/></div><p></p>", :title=>"Teatro Comunale di Corato", :description=>"Un volume di legno frammentato e staccato dalle pareti, un insieme di pannelli sospesi che riflettono luce e suono, una configurazione ellittica innovativa e al tempo stesso tipica del teatro tradizionale italiano sono gli elementi che delineano l'intervento di restauro del Teatro Comunale di Corato.", :uuid=>"d760bb56-c334-41c1-8f4d-89f9dbeba904", :slug=>"teatro-comunale-di-corato", :created_at=>Fri, 07 Oct 2016 12:42:42 CEST +02:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1864, parent_id: 19, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "DSC_8274.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 9196477, attachment_updated_at: "2025-03-04 16:49:18", attachment_fingerprint: "99426b2e9675ba5681bde1155d538845", provider: 0, vid: nil, created_at: "2019-02-04 17:08:03", updated_at: "2025-03-04 16:49:20">, :frontend_url=>"/it/project/teatro-comunale-di-corato"}, {:id=>42, :position=>21, :year=>2012, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 512, parent_id: 42, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "book_ru_2014_(76).jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 3986514, attachment_updated_at: "2017-07-19 11:01:10", attachment_fingerprint: "44ee3567cff58e6473b6cdce1f9c59f8", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-10 10:19:37", updated_at: "2017-07-19 11:01:14">, :lat=>"41.9", :lng=>"12.4", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>"Il progetto di allestimento per il museo Aristaios, nel quale è esposta la collezione donata dal maestro Giuseppe Sinopoli, si colloca all'interno di uno spazio dell'Auditorium di Roma: la sala denominata \"peduncolo\" adiacente al museo del ritrovamento archeologico.", :intro_left_col=>"Abbiamo pensato che, in un luogo dove la musica è protagonista, \"il ritmo\" fosse la chiave giusta per guidare lo spettatore all'interno dello spazio espositivo.", :intro_right_col=>"<p style=\"text-align: justify;\"><span style=\"color: black;\">Due grandi involucri trasparenti<span>  </span>(24 mt e 7 mt)<span>  </span>in vetro extra-white, appesi alla<br/>cortina di mattoni, contengono la maggior parte dei pezzi, posizionati a varie<br/>altezze e profondità secondo una serrata sequenza ritmica tale da guidare l'occhio naturalmente da una vetrina all'altra. I reperti, grazie a sostegni quasi invisibili, sembrano galleggiare all'interno dello spazio. La curiosità e la scoperta inducono il visitatore a conoscere tutta la collezione. Tra la vetrata che si affaccia sulla villa romana e la teca a muro si trovano 11 teche cilindriche, disposte lungo l'asse del sottostante antico muro romano, che completano il percorso espositivo. I cilindri generano una sorta di &#34;piccola foresta archeologica&#34; nella quale perdersi per ammirare con la massima concentrazione alcuni dei pezzi più belli della collezione. </span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span></span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span style=\"color: black;\"> </span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span style=\"color: black;\"></span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span></span></p>", :title=>"Museo Aristaios", :description=>"La grande finestra che inquadra contemporaneamente la villa romana e la sala Santa Cecilia, i mattoni romani delle pareti, il pavimento in travertino, il controsoffitto in legno danno luogo ad un involucro perfetto per creare un percorso espositivo che deve essere storicamente rigoroso, ma anche emozionale e ricco.", :uuid=>"ef915fc5-4d81-4280-aa10-29c6bc68e9d3", :slug=>"museo-aristaios", :created_at=>Fri, 10 Mar 2017 11:19:37 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 511, parent_id: 42, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "Museo_Aristaios_01.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 793864, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:51", attachment_fingerprint: "1a138283ab676a880bbb4addba3e3c79", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-10 10:19:35", updated_at: "2021-11-16 11:51:52">, :frontend_url=>"/it/project/museo-aristaios"}, {:id=>69, :position=>35, :year=>2012, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 923, parent_id: 69, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "DSC_1827ok.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 3777925, attachment_updated_at: "2017-04-30 17:32:21", attachment_fingerprint: "b51f42bbdb9820dbcef789187e0535fa", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-20 17:56:15", updated_at: "2017-04-30 17:32:33">, :lat=>"41.5", :lng=>"12.2", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>"I clienti sono persone che amano cucinare e condividere lo spazio della cucina anche con i loro ospiti, si è quindi valorizzato molto l’ambiente cucina, progettando un cubo di vetro che si attesta su un lato del salone, questo spazio è completamente trasparente, accessibile attraverso un vetro scorrevole ed eventualmente oscurabile attraverso un sistema di tende elettriche nascosto nel controsoffitto.", :intro_left_col=>"Inoltre questo ambiente si estende sull’esterno in una zona del terrazzo attrezzata con barbecue e piani di appoggio in continuità con l’interno, affacciati sul tavolo da pranzo esterno, coperto da una tenda.", :intro_right_col=>"<p>Il salone e la zona pranzo affacciano, attraverso delle grandi finestre, su un giardino di 70 mq posto ad un livello inferiore rispetto alla terrazza e sono quindi molto luminosi.</p><p>Una panca bassa in legno laccato bianco circonda la zona divani, sviluppandosi verticalmente su un lato a formare delle mensole a sbalzo, sorrette da cavi d’acciaio che dividono l’ingresso dal salone; <span> </span>sul fronte opposto dei divani è posizionato, in una fuga del controsoffitto, un telo proiezioni che elettronicamente scende e sale in base alle esigenze. </p><p>La zona giorno è composta da un’ulteriore stanza, attualmente utilizzata come studio, che potendo divenire in<span>  </span>un secondo tempo un’ulteriore camera è già stata dotata di un piccolo bagno.</p><p>La parete che divide la zona giorno dalla zona notte è una parete attrezzata con armadi che si affacciano su entrambi i lati e una grande porta a bilico, il tutto disegnato su misura, in legno laccato bianco a filo con la parete.</p><p>Entrando nella zona notte si accede ad un disimpegno in cui sono ricavate ulteriori armadiature/scarpiere in legno laccato bianco. <span>Da qui si può entrare al primo grande bagno, tutto </span><span>realizzato in muratura e rivestito in resina, la vasca squadrata è in parte </span><span>coperta dal lungo lavabo a due postazioni dal quale sgorga l’acqua della vasca, </span><span>uno specchio a tutta parete, sanitari, rubinetteria,</span><span>  </span><span>corpi illuminati e termo arredo di alto </span><span>design completano l’effetto contemporaneo ed elegante dell’ambiente.</span></p><p>Dal disimpegno si accede alla camera dei bambini e alla camera patronale, quest’ultima ha un ulteriore disimpegno privato in cui si sviluppa una parete armadio su un lato e una cabina armadio sull’altro, superata la quale si accede al bagno patronale, anche questo bagno ha un lavabo in muratura rivestito in resina, il piano, in cui è scavata una vasca tondeggiante entra nella doccia creando una mensola d’appoggio.</p><p>In tutta casa è stato predisposta un’unica pavimentazione in listoni di parquet in rovere tinteggiato. </p><p>Sia nella zona giorno che nella zona notte è stato previsto un controsoffitto<span>  </span>che contiene un impianto di condizionamento canalizzato , i corpi illuminanti, un impianto audio video collegabile a qualsiasi dispositivo portatile<span>  </span>autorizzato, un impianto di allarme, il tutto nascosto e gestibile da un impianto di domotica molto semplice.</p><p>Nella parte esterna, essendo molto ampia, si è cercato di preservare la preesistenza di un piccolo giardino e di una pergola antica e allo stesso tempo di dividere lo spazio in aree di pertinenza, la zona pranzo, con barbecue, lavandino, piano d’appoggio e un tavolo all’ombra di una tenda; una zona living sotto la pergola; un’area più libera con un tavolo da ping pong davanti alla camera dei bambini; una zona lavanderia sul retro, appositamente schermata da piante e un’ulteriore zona living davanti alla camera patronale; le varie zone sono però unificate da una lunga panca in resina bianca che corre lungo tutto il perimetro del terrazzo, alternando parti di seduta a vasiere integrate. All’interno della panca è anche presente un’impianto di illuminazione e un’impianto stereo che serve tutta l’area esterna della casa.</p>", :title=>"Casa S", :description=>"Casa S è un appartamento di 140 mq posto al piano terra di un edificio romano degli anni 60, la ristrutturazione ha completamente ribaltato l’assetto originario dividendo in maniera estremamente definita la zona giorno dalla zona notte.", :uuid=>"a6758212-10d9-4c33-a930-ff67196e6788", :slug=>"casa-s", :created_at=>Mon, 20 Mar 2017 18:31:20 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 922, parent_id: 69, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "DSC_2020.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 5825581, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:49", attachment_fingerprint: "81f9745eb1b93aff0d634950811ef1e8", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-20 17:56:13", updated_at: "2021-11-16 11:51:56">, :frontend_url=>"/it/project/casa-s"}, {:id=>7, :position=>5, :year=>2012, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 1705, parent_id: 7, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "DSC_0119red.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 5898995, attachment_updated_at: "2020-04-21 05:42:37", attachment_fingerprint: "34fcb976056a19f7a9cf3125acc5a499", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-11-21 16:17:27", updated_at: "2020-04-21 05:42:39">, :lat=>"41.1", :lng=>"16.4", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Corato — Italia", :intro_abstract=>"Il centro Molino Casillo, situato nella periferia della città di Corato su un'area di 5.700 mq, è inserito in un contesto dai forti caratteri mediterranei. Si presenta come un blocco di intonaco bianco che si smaterializza in due scatole di vetro: la sala conferenze e la “control room”, cuore pulsante della sede.\nLe finestre di tutto il complesso, disposte in maniera disomogenea, hanno una configurazione modulare rettangolare e scandiscono il ritmo dei prospetti longitudinali. Il sistema di persiane di alluminio microforato arancione caratterizza notevolmente l'immagine dell'edificio e lo rende dinamico, creando differenti combinazioni e generando interessanti giochi di luce all’interno degli ambienti di lavoro. \nLe facciate sono animate inoltre dalle terrazze degli uffici direzionali all’ultimo piano che si presentano come vere e proprie sottrazioni al volume compatto dell’edificio.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p></p><p></p><p><span style=\"text-align: justify;font-size: 17.5px;\"></span><div style=\"text-align: justify;\"><span>Al centro dell’edificio è ricavata una corte con giardino </span><span>che rappresenta uno degli elementi architettonici più importanti dell’intero </span><span>progetto: la sua presenza garantisce non solo un’ulteriore illuminazione </span><span>naturale e una normale ventilazione degli uffici e dei corridoi che vi si </span><span>affacciano, ma anche un notevole comfort visivo per le persone che fruiscono </span><span>dell’edificio.</span></div></p><p><span style=\"text-align: justify;font-size: 17.5px;\"></span><div style=\"text-align: justify;\"><span>Predisposta ad ospitare fino a cento persone, la platea </span><span>della sala conferenze sembra avvolta da un grande guscio grazie alla sua </span><span>finitura in faggio che dal pavimento si inarca fino a diventare parete e </span><span>controsoffitto della sala.</span></div></p><p><span style=\"text-align: justify;font-size: 17.5px;\"></span><div style=\"text-align: justify;\"><span>Sempre all’interno del monolite e posti sui lati lunghi </span><span>della corte si alzano due parallelepipedi rivestiti di legno verniciato </span><span>arancione che individuano il volume che contiene tutta la zona di servizio di </span><span>ogni piano, dando continuità progettuale e organizzativa ai quattro piani del </span><span style=\"font-size: 18px;\">complesso.</span></div></p><p> </p><p><br/></p>", :title=>"Edificio Direzionale Molino Casillo", :description=>"Come un blocco monolitico che sorge dal terreno per l’altezza di due piani ed al tempo stesso vi si immerge, il Centro Direzionale Molino Casillo è un volume compatto animato da scatole di vetro e pannelli dinamici arancioni.", :uuid=>"05d81519-4fb2-49d9-bdf6-9240f62b6f21", :slug=>"edificio-direzionale-casillo-group", :created_at=>Mon, 03 Oct 2016 01:59:20 CEST +02:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1706, parent_id: 7, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "DSC_0943.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 6732998, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:57", attachment_fingerprint: "bd144e0d97abdcaf86121ffbd37b272c", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-11-22 10:37:25", updated_at: "2021-11-16 11:52:05">, :frontend_url=>"/it/project/edificio-direzionale-casillo-group"}]}{:year=>"2011", :projects=>[{:id=>41, :position=>20, :year=>2011, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 502, parent_id: 41, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "DSC01136-2-9.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 2218441, attachment_updated_at: "2018-09-14 11:41:32", attachment_fingerprint: "136044c8733631abf1e010ed05f71066", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-10 09:43:35", updated_at: "2018-09-14 11:41:35">, :lat=>"21", :lng=>"105.8", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Hanoi - Vietnam", :intro_abstract=>"La nuova sede della casa farmaceutica italiana Medlac Pharma è situata nella recente area industriale Hoa Lac Hi-Tech Park a 50 chilometri da Hanoi, Vietnam.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p class=\"Normale1\" style=\"text-align: justify;\"><span></span></p><p style=\"text-align: justify;\"><span style=\"color: black;\">La palazzina uffici è caratterizzata da un involucro esterno realizzato con vetrate strutturali del tipo U-glass, e sul lato lungo della facciata un’imponente nicchia a tutta altezza definisce l’ingresso all’edificio amministrativo. L’area produttiva è situata sul retro della palazzina uffici ed è connessa ad essa attraverso un volume basso e retrocesso, adibito a mensa aziendale.</span></p>", :title=>"Medlac Pharma", :description=>"Caratterizzato da volumi orizzontali e da elevata leggerezza visuale, il complesso industriale è composto da due blocchi di cui il più piccolo ospita gli uffici amministrativi, mentre il più grande accoglie gli impianti produttivi.", :uuid=>"7c1c019c-7ef2-4902-aa9f-a207b6d1b633", :slug=>"medlac-pharma", :created_at=>Fri, 10 Mar 2017 10:32:27 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 501, parent_id: 41, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "DSC01156-13.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 6779427, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:54", attachment_fingerprint: "fb9f3be5de8811e8e8df9d8529e57570", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-10 09:43:34", updated_at: "2021-11-16 11:52:11">, :frontend_url=>"/it/project/medlac-pharma"}]}{:year=>"2010", :projects=>[{:id=>45, :position=>24, :year=>2010, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 733, parent_id: 45, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "DSCN0236.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 76009, attachment_updated_at: "2017-08-30 22:25:51", attachment_fingerprint: "1e14cc972edd9deda812bda3b5220e67", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-14 09:26:53", updated_at: "2017-08-30 22:25:52">, :lat=>"40.3", :lng=>"14.3", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">, #<Tag id: 6, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Ravello - Italia", :intro_abstract=>nil, :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>nil, :title=>"Auditorium di Ravello in collaborazione con Oscar Niemeyer", :description=>nil, :uuid=>"a35289b7-e922-46de-8229-07e783d5d08e", :slug=>"auditorium-di-ravello-con-oscar-niemeyer", :created_at=>Fri, 10 Mar 2017 16:50:00 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 574, parent_id: 45, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "rav4.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 7435687, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:57", attachment_fingerprint: "77a05e8f76b7a8876181886c6156e6d2", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-10 15:50:00", updated_at: "2021-11-16 11:52:10">, :frontend_url=>"/it/project/auditorium-di-ravello-con-oscar-niemeyer"}, {:id=>22, :position=>7, :year=>2010, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 174, parent_id: 22, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "01_(12).jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 12134265, attachment_updated_at: "2017-08-25 04:11:51", attachment_fingerprint: "e4115c8c0b6f17b8177db6bb05aac201", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-06 17:53:23", updated_at: "2017-08-25 04:12:02">, :lat=>"41.3", :lng=>"16.3", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Barletta - Italia", :intro_abstract=>"Il carattere di micro-urbanità dell’intero complesso, ha reso INCA’ Un punto di riferimento per la città di Barletta, tanto da renderla appetibile anche ad attività non strettamente industriale come laboratori per Grafica, fotografia e centri per la danza. Non conoscendo gli utenti si è previsto di creare un sistema modulabile, flessibile e aggregabile tale da poter vendere o affittare anche a seguito della edificazione. \nPertanto abbiamo individuato un blocco di metri 7x7 per gli uffici con la parte industriale di 7x21. \nTali sistemi sono aggregabili a moduli affiancati e dispongono di un piazzale antistante privato con una pensilina di copertura per il carico e scarico delle merci che può avvenire dal fronte e dal retro.\nI capannoni hanno tutti luce libera di 7 metri.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p>La scelta tipologica è stata quella di evidenziare il blocco degli uffici e il capannone industriale come due oggetti autonomi e di legare i singoli blocchi con la pensilina che corre sopra gli uffici ricostituendo l’unitarietà del blocco industriale.<br/>Abbiamo scelto elementi prefabbricati tipici della RDB ma assemblati o trattati in modo alternativo:<br/>per il capannone abbiamo diviso in due la classica capriata a forma triangolare, accoppiando le ali minori e ottenendo una forma a farfalla. <br/>Il capannone ha così ottenuto una carattere originale e mediterraneo allo stesso tempo.<br/>Questo stratagemma permette inoltre la visione dall’interno degli uffici delle attività del capannone e il collegamento diretto.<br/>Per gli uffici sono stati utilizzati blocchi prefabbricati di calcestruzzo verniciati di bianco e pannelli in multristrato grigio per le finiture esterne.<br/>Per caratterizzare i blocchi si è utilizzata una supergrafica appllicata sia ai blocchi che al landscape con pannelli o loghi colorati.<br/><br/></p>", :title=>"Complesso Industriale Incà", :description=>"Il progetto del centro per piccole e medie industrie di Barletta INCA’ sviluppa due temi importanti che sono alla base delle scelte architettoniche:\nLa ricerca di una tipologia industriale legata al contesto e all’identità mediterranea del luogo e l’utilizzo di elementi prefabbricati e flessibili per ridurre il budget complessivo.", :uuid=>"feb85bcc-8a0e-4f8b-9683-2a45dabb33e7", :slug=>"complesso-industriale-inca", :created_at=>Mon, 06 Mar 2017 18:53:23 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 173, parent_id: 22, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "01_(13).jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 15414510, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:54", attachment_fingerprint: "3ba7133d3e9af0d28fb27c37accaad8b", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-06 17:53:20", updated_at: "2021-11-16 11:52:04">, :frontend_url=>"/it/project/complesso-industriale-inca"}, {:id=>73, :position=>40, :year=>2010, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 972, parent_id: 73, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "put17.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 2159794, attachment_updated_at: "2018-10-05 10:10:51", attachment_fingerprint: "1fdb7491ec6c6bed9f8de6cfd6665e1c", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-21 16:04:45", updated_at: "2018-10-05 10:10:57">, :lat=>nil, :lng=>nil, :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">, #<Tag id: 5, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Bari, Catania, Oslo, Roma, Spoleto, Stoccolma", :intro_abstract=>nil, :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>nil, :title=>"Scenografie Teatrali", :description=>nil, :uuid=>"55a64ef2-7ddf-4a9e-afe4-5898d38518a6", :slug=>"scenografie-teatrali", :created_at=>Tue, 21 Mar 2017 17:04:45 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1000, parent_id: 73, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "3139.JPG", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 6908007, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:59", attachment_fingerprint: "998e886555239b7f6abf1436fe12a0c1", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-21 16:20:22", updated_at: "2021-11-16 11:52:13">, :frontend_url=>"/it/project/scenografie-teatrali"}, {:id=>21, :position=>8, :year=>2010, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 853, parent_id: 21, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "napoli2.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 659214, attachment_updated_at: "2017-05-28 22:57:49", attachment_fingerprint: "70a01d6df818dd728f6b6977e75f43c8", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-17 10:09:28", updated_at: "2017-05-28 22:57:55">, :lat=>"40.8", :lng=>"14.2", :color=>3, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Napoli - Italia", :intro_abstract=>"Il restauro ruota intorno agli spazi della scena e della platea per estendersi al foyer e alle aree di passaggio e di servizio per il pubblico e gli attori.I punti principali dell’intervento prevedono la rimozione delle strutture aggiunte in maniera eterogenea nel corso degli anni, la ridefinizione estetica degli interni attraverso materiali e colori, il miglioramento delle prestazioni acustiche della sala, la creazione di una platea con visibilità ottimale, la riapertura delle finestre esterne in corrispondenza del modulo centrale, l’adeguamento impiantistico e la riorganizzazione della zona di servizio al palco.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p></p><div style=\"text-align: justify;\"><span>Il progetto per la rifunzionalizzazione del Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Napoli concepito dallo studio Alvisi Kirimoto + Partners di Roma, in collaborazione con il Provveditorato alle opere pubbliche di Napoli, con l’accademia e con i loro tecnici di fiducia è un piccolo progetto ambizioso ma in sintonia con la ricchezza dell’architettura e della storia dell’Accademia.</span></div><div style=\"text-align: justify;\"><br/></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>L’Accademia di Belle Arti di Napoli, riferimento fondamentale per lo studio delle arti nell’Italia meridionale sin dalla metà del XVIII secolo, è collocata in un edificio monumentale di carattere illuminista appartenente nel XVI e XVII secolo al convento di San Giovanni delle Monache.</span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>Il teatro dell’Accademia è ubicato nell’ala sinistra del complesso e si affaccia su un bellissimo cortile interno attorno al quale si sviluppa l’intero blocco volumetrico della costruzione.</span></div><div style=\"text-align: justify;\"><br/></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>L’intervento di restauro richiede allo studio Alvisi Kirimoto + Partners di sviluppare due percorsi progettuali sul piano della ricerca tecnica e architettonica. Da un lato, il progetto di ripristino è proteso alla creazione di un luogo perfetto per la voce naturale, ovvero un teatro dove, in maniera tradizionale e senza amplificatori elettrici, l’attore possa entrare in contatto diretto con lo spettatore.</span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>Dall’altro lato, il progetto interviene nel rispetto del carattere storico dell’edificio, lasciando nel contempo spazio alla sensibilità e alla creatività degli architetti. Attraverso l’acquisizione della ricchezza del luogo, dell’architettura e della sua storia si è giunti quindi ad una rielaborazione in chiave contemporanea e tecnicamente sostenibile.</span></div><p><br/></p><p></p>", :title=>"Teatro dell' Accademia di Belle Arti di Napoli", :description=>"Attraverso l’ acquisizione della ricchezza del luogo, dell’ architettura e della sua storia si è giunti ad una rielaborazione in chiave contemporanea e tecnicamente sostenibile.", :uuid=>"bbfd5ea7-1e0a-46e0-ad50-6c97899e731c", :slug=>"teatro-dell-accademia-di-belle-arti-di-napoli", :created_at=>Mon, 06 Mar 2017 17:42:46 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 155, parent_id: 21, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "nap-(14).jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 367965, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:57", attachment_fingerprint: "ec9754d5794bf721aae2b3e383db07df", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-06 16:46:52", updated_at: "2021-11-16 11:52:01">, :frontend_url=>"/it/project/teatro-dell-accademia-di-belle-arti-di-napoli"}, {:id=>66, :position=>33, :year=>2010, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 894, parent_id: 66, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "_DSC9852.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 5118041, attachment_updated_at: "2017-08-01 23:07:34", attachment_fingerprint: "a137cdc41ca757fc56f7e3e0df876ea6", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-20 16:29:12", updated_at: "2017-08-01 23:07:46">, :lat=>"41.5", :lng=>"12.2", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>nil, :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>nil, :title=>"Casa O", :description=>nil, :uuid=>"ce6afc67-e89e-44c8-9dfc-4e993363abfd", :slug=>"casa-o", :created_at=>Mon, 20 Mar 2017 17:29:12 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 893, parent_id: 66, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "_DSC9685ok.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 5124155, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:51", attachment_fingerprint: "c9ae1a5c06de9832bb9b2c699c38cbef", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-20 16:29:10", updated_at: "2021-11-16 11:51:57">, :frontend_url=>"/it/project/casa-o"}, {:id=>70, :position=>37, :year=>2010, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 932, parent_id: 70, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "IMG_3868-19.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 6512931, attachment_updated_at: "2017-05-21 09:01:49", attachment_fingerprint: "67fa3ae68d9fd7cd8e55ae732cf9ff55", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-20 19:44:42", updated_at: "2017-05-21 09:01:54">, :lat=>"45.3", :lng=>"9.3", :color=>1, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Dalmine - Italia", :intro_abstract=>"One Hotel is a 4 stars hotel located in Dalmine, only 10 km from town center of Bergamo and the International Airport. The project consists of a purely light gray volume between three planes: two vertical and one horizontal which becomes the roof and defines the facade.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p class=\"UniversBody1013BodyUnivers10132columns\">The South-East facade is cladded with perforated metal sheet panels. An appropriately orientated brise soleil system is used to efficiently shade the interior of the building. The hotel has 50 rooms of different types, designed with attention to performance and efficiency for customers mostly “business”, which requires<br/>highly practical performance spaces. All the rooms are characterized by light<br/>colors and natural materials like marble, linen and wood for all the fixed<br/>furniture.</p><p class=\"UniversBody1013BodyUnivers10132columns\">Moreover meeting rooms with natural light, a restaurant and a beautiful reception area.</p>", :title=>"One Hotel", :description=>"L' edificio è costituito da un parallelepipedo grigio scuro tra tre piani aggettanti bianchi: due verticali sospesi sui due fronti lunghi e uno orizzontale di copertura rivestito in pannelli di alucobond.", :uuid=>"12cee42f-d941-45d7-b21f-1af28300708e", :slug=>"one-hotel", :created_at=>Mon, 20 Mar 2017 20:34:38 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1091, parent_id: 70, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "IMG_3918-21.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 13380632, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:51:55", attachment_fingerprint: "a8862154c92af0858442ff3f0c8f4958", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-23 09:52:15", updated_at: "2021-11-16 11:52:12">, :frontend_url=>"/it/project/one-hotel"}]}{:year=>"2009", :projects=>[{:id=>101, :position=>55, :year=>2009, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 1540, parent_id: 101, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "foto_aerea_3_tagliata.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 908212, attachment_updated_at: "2019-08-10 09:52:25", attachment_fingerprint: "ce5172997c292cac31ab1c7ab75e3db5", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-10-22 13:53:50", updated_at: "2019-08-10 09:52:25">, :lat=>"51° 10' 48 N", :lng=>"71° 26' 45 E", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Astana - Kazakistan", :intro_abstract=>"La Concert Hall è divenuta sin dalla sua inaugurazione un punto di riferimento per la capitale del Kazakistan che conta circa 16 milioni di abitanti. Il progetto architettonico è stato ideato da Studio Nicoletti Associati, mentre Alvisi Kirimoto ha svolto consulenza tecnica in fase di realizzazione, il Project Management ed il coordinamento tra le varie imprese.\nIl sistema di facciate che avvolge l'edificio lo protegge termicamente e racchiude al suo interno tre sale per concerti musicali, opera e rappresentazioni teatrali: una grande sala di 3.500 posti, una sala media di 400 posti, una piccola da 200. Oltre a comprendere una sala prove principale con capienza di 250 posti ospita anche una piazza pubblica, negozi, ristoranti e spazi espositivi.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p>La piazza interna è vissuta come un luogo di incontro all'interno della quale spicca l'imponente guscio rivestito in legno della sala principale. Questo spazio simile a un grembo materno richiama le forme della &#34;Dombra&#34;, uno strumento musicale kazako.<br/> La sala principale, caratterizzata dal grande palco interamente circondato dal pubblico, risulta molto flessibile poiché può rapidamente cambiare configurazione per adattarsi ai differenti tipi di spettacoli. Grazie alla particolare morfologia della torre scenica e ad un sistema di tende acustiche è possibile variare il volume della sala e quindi ospitare concerti di musica classica, pop, rock o tradizionale, per il balletto, per conferenze e per sessioni di cinema. <br/>La torre scenica è costituita da pannelli di ciliegio, tutti studiati e realizzati su misura, che simulano la forma di un vulcano e rendono la sala unica e riconoscibile. <br/><br/></p>", :title=>"Sala Concerti ad Astana", :description=>"Come un fiore, con i suoi petali danzanti, l'Auditorium di Astana è un sistema dinamico e vivo racchiuso da superfici vetrate che lo proteggono dal clima rigido e riflettono il paesaggio circostante che cambia.", :uuid=>"16249847-1981-46ed-aff5-8a5465dd335f", :slug=>"sala-concerti-ad-astana", :created_at=>Mon, 22 Oct 2018 15:53:51 CEST +02:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1701, parent_id: 101, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "copertina_progetto.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 283799, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:52:03", attachment_fingerprint: "eb891143640a35fdd1b5e1f15450f847", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-11-20 15:09:16", updated_at: "2021-11-16 11:52:05">, :frontend_url=>"/it/project/sala-concerti-ad-astana"}]}{:year=>"2008", :projects=>[{:id=>75, :position=>42, :year=>2008, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 1007, parent_id: 75, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "1.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 4788121, attachment_updated_at: "2018-10-05 10:11:36", attachment_fingerprint: "f7110586713ccd2d155cc9c3f9526a3d", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-21 18:35:06", updated_at: "2018-10-05 10:11:41">, :lat=>"41.5", :lng=>"12.2", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>nil, :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>nil, :title=>"M.U.S.A. Nuovo Museo degli strumenti Musicali", :description=>nil, :uuid=>"640053ec-645d-4752-a3a1-bd0cdabe7150", :slug=>"allestimento-per-m-u-s-a", :created_at=>Tue, 21 Mar 2017 19:35:06 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1006, parent_id: 75, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "3.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 6026516, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:52:02", attachment_fingerprint: "26aa311fd03382a5858030caeb84f38b", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-21 18:35:03", updated_at: "2021-11-16 11:52:10">, :frontend_url=>"/it/project/allestimento-per-m-u-s-a"}]}{:year=>"2007", :projects=>[{:id=>25, :position=>10, :year=>2007, :rate=>0, :preview=>#<Image id: 256, parent_id: 25, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "ham_(12).jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 13488098, attachment_updated_at: "2018-07-25 23:15:00", attachment_fingerprint: "1fcc558f7f7f363837a34e7b9b8d4813", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-08 09:53:00", updated_at: "2018-07-25 23:15:18">, :lat=>"41.9", :lng=>"12.4", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>"Importante era sviluppare a livello architettonico il concetto della modularità tipico delle architetture e della filosofia giapponese,", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p>riproposto principalmente attraverso dei pannelli di legno distaccati dalle pareti e dai soffitti come in una scatola scomponibile e da pannelli che ripropongono, come nella sala giapponese, la modularità del tatami scomponendosi sulle tre dimensioni spaziali.<br/></p>", :title=>"Ristorante Giapponese Hamasei", :description=>"Il nostro obiettivo era mantenere una forte connotazione giapponese, riproponendone una lettura contemporanea con una leggera influenza occidentale!", :uuid=>"3a3ec32f-d006-4cbe-83ec-f86127022f97", :slug=>"ristorante-giapponese-hamasei", :created_at=>Tue, 07 Mar 2017 20:15:11 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 255, parent_id: 25, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "ham_(20).jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 14668452, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:52:11", attachment_fingerprint: "a674797ed84491ce93cbfea532fa7573", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-08 09:52:55", updated_at: "2021-11-16 11:52:27">, :frontend_url=>"/it/project/ristorante-giapponese-hamasei"}, {:id=>46, :position=>25, :year=>2007, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 585, parent_id: 46, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "Cantina_Rocca_di_Frassinello_with_RPBW_(2).jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 167431, attachment_updated_at: "2017-05-04 15:17:47", attachment_fingerprint: "5b72de36749f7ad301ed4e2b96a053a7", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-10 16:08:52", updated_at: "2017-05-04 15:17:49">, :lat=>"42.9", :lng=>"10.9", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">, #<Tag id: 6, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Gavorrano - Italia", :intro_abstract=>"The building is in front of the small village of Giuncarico and covers an area of 7,500 square meters. Within the framework of an estate of 500 hectares of which 125 in the vineyard. The winery is organized for the entire winery-wine production process of the company, but has also been designed to host conferences, concerts and events. The heart of the building is the large cube-underground amphitheatre of over 60 meters on the side, free from all sorts of obstacles, which houses over 2500 oak barrels for the aging of wine.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p style=\"font-size: 18px;\"><span>The winery</span><span>  is illuminated by an evocative ray of light projected from the tower that rises from the overhanging terrace-lookout. A glass and steel pavilion, located on the platform above the winery, set up with movable walls and open to the public, houses the administrative and commercial spaces. The tower, in addition to making the winery recognizable from afar, houses the functions of controlling temperature, humidity and weather conditions. The tasting room, offices and residences are located on the north side and follow the descending of the terrain. The perimeter corridor, about ten meters wide, to the north and east, houses two storeys, while in the south and west sides it is double height to contain the large steel vats.</span><br/></p><p style=\"font-size: 18px;\">The architectural project plays with subtle duplicity: structural lightness and the heaviness of the wall; the height development of the tower and the depth of the barrique; brightness and darkness of the hypogeum cellar; sinuosity of the landscape and linearity of the building. In this way the project managed to integrate itself harmoniously with the surrounding landscape, becoming a new reference point.</p><p style=\"font-size: 18px;\">The materials used for the construction of the winery are concrete, glass for the large façade surfaces and steel of the pillars and roofing. The working areas, conceived as factory spaces, functional and equipped with non-concealed technological tools, have concrete walls made richer thanks to the Finnish birch formwork, which creates a velvety effect on the surface. The square-shaped volume rests on a 5000-meter terracotta base. The pavilion made of satin steel profiles that hold large windows, has a second external skin, formed by vines that grow on the pillars to support the roof. The offices and apartments that are structured, to the north of the area, take up the metal grid covering of the central pavilion, thus allowing the vines to climb and grow above the volumes. The area of ​​the cellar is also made visible for the red color chosen for the plaster coating of the masonry surfaces.</p><!--EndFragment--><p><br/></p><p><br/></p>", :title=>"Cantina Rocca di Frassinello in collaborazione con RPBW", :description=>"The \" Roccadi Frassinello\" is a winery on the hills of the city of Grosseto designed by Renzo Piano. The property is owned by Paolo Panerai and Eric de Rothschild and represents one of the first examples of effective entrepreneurial partnership between Italian and French wine-vineyards.", :uuid=>"a9e12b62-f866-45bd-b24e-a9ddfe19e23f", :slug=>"cantina-rocca-di-frassinello-con-rpbw", :created_at=>Fri, 10 Mar 2017 17:08:52 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 584, parent_id: 46, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "P9010376.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 11002127, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:52:14", attachment_fingerprint: "001662e69dec98663922499085471167", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-10 16:08:51", updated_at: "2021-11-16 11:52:27">, :frontend_url=>"/it/project/cantina-rocca-di-frassinello-con-rpbw"}]}{:year=>"2006", :projects=>[{:id=>74, :position=>41, :year=>2006, :rate=>0, :preview=>#<Image id: 1002, parent_id: 74, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "1.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 3513213, attachment_updated_at: "2019-04-05 21:04:53", attachment_fingerprint: "1848a84f4b23c002da6df36ca8d11e8e", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-21 17:55:54", updated_at: "2019-04-05 21:04:54">, :lat=>"59.2", :lng=>"24.4", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Tallinn - 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Italia", :intro_abstract=>"Il progetto del villaggio comprende circa 1000 mq destinati alla ristorazione, due info point posizionati agli estremi – uno per i flussi in arrivo dal quartiere Parioli e uno per quelli dal quartiere Flaminio –, un deposito bagagli, un settore riservato al merchandising, alcune aree destinate agli sponsor, un baby village di 50 mq e la biglietteria principale posizionata all’interno della “serra” preesistente.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p>La struttura è a due falde, in ferro e supporta una<br/>copertura in policarbonato opalino lattescente e delle tamponature in<br/>policarbonato trasparente.</p><p>La scelta dei materiali è stata effettuata in base alla<br/>volontà di realizzare dei volumi luminescenti, che lascino filtrare la luce<br/>naturale durante il giorno e si pongano come set luminosi di notte.</p><p>Tutti i percorsi pedonali sono stati realizzati come<br/>“percorsi grafici” , le pedane passano internamente a dei teli graficizzati,<br/>indipendenti dalla struttura retrostante, che si sviluppano come una pellicola<br/>cinematografica lungo ogni fronte del progetto.</p><p>I teli sono stati realizzati in pvc microforato, in coerenza<br/>con il concetto di filtro e di semitrasparenza di tutto il progetto.</p>", :title=>"Villaggio Festa del Cinema di Roma", :description=>"L’idea progettuale nasce dal concetto di sviluppare il villaggio attraverso un’impostazione modulare che riprende quella del portico dell’auditorium di Renzo Piano e che si riproduce seguendo la logica dei mercati.", :uuid=>"62fd14a7-8a0c-4914-b906-f7430ef3d5b3", :slug=>"villaggio-festa-del-cinema-di-roma", :created_at=>Thu, 09 Mar 2017 18:58:33 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 439, parent_id: 33, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "013.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 13947050, attachment_updated_at: "2022-01-20 21:32:23", attachment_fingerprint: "bb1b9a94fb6b12781e0c0a2df9d1ca4a", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-09 17:58:30", updated_at: "2022-01-20 21:32:25">, :frontend_url=>"/it/project/villaggio-festa-del-cinema-di-roma"}, {:id=>64, :position=>32, :year=>2006, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 829, parent_id: 64, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "antonioni.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 785846, attachment_updated_at: "2017-08-16 10:00:30", attachment_fingerprint: "c71314509070b356e8e2460127942861", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-16 14:12:09", updated_at: "2017-08-16 10:00:39">, :lat=>"41.8", :lng=>"12.5", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Italia", :intro_abstract=>"La sala espositiva principale ospita 16 pannelli per quadri, di cui 11 nel formato 150x265 cm e 5 70x265 cm. Da tenere particolarmente in considerazione è il sistema di attacco a terra dei pannelli, che prevede l’incastro di due moduli in sostituzione alle mattonelle esistenti nell’attuale pavimento flottante, che sarà poi rivestito in moquette grigio chiara o beige. Gli apparati di illuminazione sono 32 (2 per ogni pannello espositivo) disposti in modo da illuminare ogni facciata.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p>Per quanto riguarda la parete espositiva, va intesa come una quinta scenografica nera (MDF rivestito con tela nera) su cui sono esposti 39 quadri. <span>L’illuminazione della parete è affidata ad una serie di </span><span>faretti (circa 10) disposti lungo il corridoio corrispondente alla parete </span><span>stessa.</span></p><p></p><p>Gli espositori sono posizionati in un corridoio dedicato alla sola esposizione delle sculture (26 pezzi in cartoncino, polistirolo e cartoncino mousse, molto leggeri) saranno 4 .</p><p><br/></p><p><br/></p><p></p>", :title=>"Mostra Michelangelo Antonioni - \"Il Silenzio a Colori\"", :description=>nil, :uuid=>"22ccd83a-95de-4438-8f22-3be5589c99fb", :slug=>"mostra-michelangelo-antonioni-il-silenzio-a-colori", :created_at=>Thu, 16 Mar 2017 15:12:09 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 828, parent_id: 64, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "030.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 1754814, attachment_updated_at: "2022-01-20 21:32:29", attachment_fingerprint: "6d1ab59cad9eb6d6a98cea722151e11f", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-16 14:12:08", updated_at: "2022-01-20 21:32:30">, :frontend_url=>"/it/project/mostra-michelangelo-antonioni-il-silenzio-a-colori"}]}{:year=>"2004", :projects=>[{:id=>112, :position=>63, :year=>2004, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 1734, parent_id: 112, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "10ok_bassa.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 1957977, attachment_updated_at: "2019-11-01 21:58:45", attachment_fingerprint: "04cb181cd4130b79bcd9db349e5ca06a", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-11-26 17:13:12", updated_at: "2019-11-01 21:58:45">, :lat=>"41°16′38″ N", :lng=>"16°24′36″ E", :color=>3, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Trani - Italia", :intro_abstract=>"L’edificio residenziale è inserito in una delicata area urbana a poche centinaia di metri dal centro storico di Trani, considerato uno dei più rappresentativi della cultura architettonica pugliese romanica e gotica della Puglia.\nPosta all’interno di un quartiere fortemente costruito, l’area d’intervento è destinata ad attività commerciali al piano terra, residenziali ai piani superiori.", :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>"<p style=\"text-align: justify;\"></p><div style=\"text-align: right;\"><span></span><div style=\"text-align: justify;\">Il progetto disarticola l’area attraverso due volumi slittati <span>che individuano da un lato la separazioni tra gli appartamenti nord e sud e </span><span>dall'altro una piccola piazza antistante l’edificio. Tutto il blocco è posto a </span><span>20 metri dall’edificio a nord per realizzare un piccolo giardino a servizio in </span><span>parte della città e in parte dei residenti.</span></div></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>Il volume puro e omogeneo è circondato da balconi lungo tutta la </span><span>facciata con forti sbalzi verso il mare realizzando dei terrazzamenti ampi.</span></div><div style=\"text-align: justify;\"><span>Ma la vera innovazioni architettonica del progetto è data dal </span><span>rivestimento dei terrazzamenti realizzato attraverso pannelli mobili in tessuto </span><span>da barca e lamiera fessurata. Questi schermi oltre a proteggere i balconi dal </span><span>vento e dal sole permettono di creare una certa privacy e soprattutto non </span><span>definiscono una facciata statica generando un prospetto dalle differenti </span><span>configurazioni, singolare per le caratteristiche del luogo. I colori sono </span><span>quelli della cultura classica della Puglia il bianco e il grigio, e la pietra </span><span>di Trani.</span></div><p></p>", :title=>"Via Pola", :description=>"In un contesto urbano disomogeneo e denso, due volumi slittati tra di loro e dei pannelli dinamici generano un modello abitativo innovativo dai colori tipici di queste terre.", :uuid=>"a9f9d603-9684-4ff5-9ebd-b2abea978ad2", :slug=>"via-pola", :created_at=>Mon, 26 Nov 2018 12:50:33 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1732, parent_id: 112, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "2ok.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 2078135, attachment_updated_at: "2025-04-24 17:35:14", attachment_fingerprint: "70116f0f0e270626481e860534d49351", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-11-26 17:09:44", updated_at: "2025-04-24 17:35:15">, :frontend_url=>"/it/project/via-pola"}]}{:year=>"1999", :projects=>[{:id=>71, :position=>38, :year=>1999, :rate=>1, :preview=>#<Image id: 934, parent_id: 71, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "013.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 4608955, attachment_updated_at: "2017-05-05 18:45:47", attachment_fingerprint: "b7e7375110561664ded18270ebb0ad4e", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-20 20:19:32", updated_at: "2017-05-05 18:45:51">, :lat=>"41.1", :lng=>"16.2", :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Trani - Italia", :intro_abstract=>nil, :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>nil, :title=>"Villa B", :description=>"L’idea è stata quella di dare vita ad un edificio mediterraneo sia per i materiali utilizzati che per la definizione dei volumi. I corpi slittano uno rispetto all’altro quasi ricreando una piccolo aggregato urbano spontaneo.", :uuid=>"aeb0f6a2-d531-40b7-acf4-233cf2477b59", :slug=>"villa-b", :created_at=>Mon, 20 Mar 2017 21:19:32 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 933, parent_id: 71, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "001.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 8851572, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:52:12", attachment_fingerprint: "f79ebdffc340ff66c0fe6e61caa6e8f0", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-20 20:19:30", updated_at: "2021-11-16 11:52:21">, :frontend_url=>"/it/project/villa-b"}]}{:year=>"1994", :projects=>[{:id=>43, :position=>22, :year=>1994, :rate=>2, :preview=>#<Image id: 523, parent_id: 43, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "preview", attachment_file_name: "003.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 1615604, attachment_updated_at: "2017-04-07 17:24:30", attachment_fingerprint: "4f483cdaf7b5a0aee22ea701c3ea1805", provider: 0, vid: nil, created_at: "2017-03-10 11:41:42", updated_at: "2017-04-07 17:24:30">, :lat=>nil, :lng=>nil, :color=>0, :tags=>#<ActiveRecord::Associations::CollectionProxy [#<Tag id: 6, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">, #<Tag id: 2, created_at: "2016-10-02 23:40:36", updated_at: "2016-10-02 23:40:36">]>, :address=>"Roma - Parma - Amsterdam", :intro_abstract=>nil, :intro_left_col=>nil, :intro_right_col=>nil, :title=>"RPBW - Collaborazioni", :description=>nil, :uuid=>"d9be6e27-7ad2-4cff-ac6f-11568b4e7775", :slug=>"renzo-piano-building-workshop", :created_at=>Fri, 10 Mar 2017 12:41:42 CET +01:00, :status=>true, :thumbnail=>#<Image id: 1489, parent_id: 43, parent_type: "Pages::Project", polymorphic_marker: "thumbnail", attachment_file_name: "3.jpg", attachment_content_type: "image/jpeg", attachment_file_size: 6039127, attachment_updated_at: "2021-11-16 11:52:12", attachment_fingerprint: "f9932551a55e5ff31f9525e440cd587e", provider: 0, vid: nil, created_at: "2018-09-18 16:54:17", updated_at: "2021-11-16 11:52:26">, :frontend_url=>"/it/project/renzo-piano-building-workshop"}]}